Incico entra in Vulcain Engineering Group; nuovo polo internazionale dell’ingegneria con oltre €720 milioni di ricavi e presenza in 20 Paesi
L’operazione rafforza la presenza del gruppo in Italia e consentirà alla società italiana di accelerare il piano di sviluppo in Italia e nel Middle East, mantenendo continuità manageriale e strategica
Oliver Severini e Giovanni Monini di Incico e Alban Guilloteau di Vulcain Engineering
Incico entra in Vulcain Engineering Group, dando vita a un nuovo polo internazionale dell’ingegneria con oltre 720 milioni di euro di ricavi e una presenza operativa in 20 Paesi. La società ferrarese, tra i principali operatori italiani nell’ingegneria multidisciplinare per opere civili complesse e infrastrutture industriali, diventa così parte della multinazionale con sede a Parigi attiva nei servizi di ingegneria e consulenza. L’operazione, che porta il gruppo a contare oltre 6.800 dipendenti, si inserisce nel percorso di espansione internazionale di Incico e rafforza la presenza di Vulcain Engineering in un mercato considerato strategico come quello italiano. Il deal ha visto Translink Italy agire in qualità di advisor finanziario.
Un’operazione a supporto dell’espansione internazionale
L’ingresso di Incico in Vulcain Engineering consentirà alla società italiana di accelerare il proprio piano di sviluppo in Italia e nel Middle East, sia attraverso crescita organica sia tramite acquisizioni mirate. Vulcain Engineering è attiva in diversi comparti, tra cui Energia, Industria di processo, Life Sciences, Difesa e Trasporti, ambiti nei quali Incico potrà ampliare il proprio perimetro di intervento facendo leva su una piattaforma internazionale strutturata.
Continuità manageriale e nuovi assetti di governance
L’operazione prevede continuità a livello strategico e manageriale. Olivier Severini è stato confermato amministratore delegato e socio di Incico, mentre Giovanni Monini, ceo e socio storico, ha ceduto le proprie quote ma continuerà a ricoprire un ruolo di rilievo come Business Development Vice President, garantendo il coordinamento delle attività commerciali. Contestualmente, dieci manager entrano nella compagine societaria come soci, favorendo un progressivo passaggio di leadership verso la prima linea manageriale.
I numeri del nuovo gruppo e il ruolo dell’Italia
A seguito dell’operazione, il nuovo gruppo può contare su una struttura internazionale articolata, con 20 sedi, un fatturato superiore a 720 milioni di euro e oltre 6.800 dipendenti. In questo contesto, l’Italia assume un ruolo centrale nella strategia del gruppo, grazie al coinvolgimento in progetti legati alle energie rinnovabili, alle infrastrutture ferroviarie e all’industria di processo. L’obiettivo dichiarato è raddoppiare in tre anni i ricavi di Incico sul mercato italiano, portandoli dagli attuali 25 milioni a 50 milioni di euro.
L’asse Ferrara–Parigi e le prospettive future
Secondo Alban Guilloteau, co-ceo di Vulcain Engineering Group, l’operazione rappresenta una tappa fondamentale per il gruppo, che era alla ricerca di un’eccellenza ingegneristica in grado di rappresentarlo in Italia e di rafforzarne le capacità globali. Dal lato Incico, l’ingresso in una realtà internazionale più ampia viene indicato come un passaggio necessario per consolidare il percorso compiuto e affrontare una nuova fase di sviluppo. L’operazione apre così un nuovo asse industriale tra Ferrara e Parigi, con l’obiettivo di cogliere opportunità di crescita nel mercato internazionale dell’ingegneria, mantenendo identità, valori e competenze distintive.
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