15 Dicembre 2022
fonte: web
La BCE ha deciso di seguire l'esempio dell Federal Reserve americana, procedendo all'aumento dei tassi d'interesse: se la Fed aveva deciso l'aumento dei tassi 4,25% al 4,5%, la BCE ha proceduto con l'aumento di ben mezzo punto percentuale. Il tasso sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%. Tuttavia potrebbero esserci altri rialzi.
La Banca Centrale Europea ha intenzione di disfarsi dei vecchi bond comprati negli anni precedenti avviando il "quantitative tightening a partire dagli inizi di marzo 2023".
Il portafoglio del programma App "sarà ridotto a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l'Eurosistema reinvestirà solo in parte il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo".
Tuttavia le ipotesi per l'economia dell'Eurozona è ottimistica per il 2023 e, infatti, si stima che il prossimo anno possa verificarsi una "recessione relativamente breve e poco profonda" fra il quarto trimestre 2022 e il primo trimestre 2023. Secondo quanto stimato dalla Banca Centrale Europea le cui stime macroeconomiche indicano "una crescita economica del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell'1,9% nel 2024 e dell'1,8% nel 2025".
Francoforte ha deciso di alzare i tassi, e prevede che debbano ancora salire "significativamente", perché "l'inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all'obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato". Ha affermato la Presidente della banca centrale Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio direttivo.
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