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Caro energia, Ursula von der Leyen insiste con il Price Cap dinamico, adesso "ridotto a tre mesi". Continua l’avvitamento dell'UE

Ursula Von Der Leyen, dopo essersi incartocciata più volte cede sulla proposta di Price Cap e ipotizza l'introduzione di un prezzo dinamico ad Amsterdam, ma spunta il circuit breakers

17 Ottobre 2022

Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)

Sul gas l'Europa ha inciampato più volte senza mai giungere ad una conclusione e quindi alcuni paesi come il Belgio, l'Italia, la Polonia hanno sottoscritto un non paper di cui si è discusso durante l'ultimo incontro al castello di Praga e cioè il Price CAP dinamico che sta quasi convincendo Ursula von der Leyen dire sì. Anzi, per la verità, la presidente della commissione europea ha già dato l'ok al Price Cap dinamico ma "soltanto per 90 giorni". In pratica un tetto al prezzo dinamico verrebbe inserito nel ttf di Amsterdam, secondo gli ideatori della misura, questo dovrebbe servire ad attutire le fluttuazioni di prezzo. Solo le fluttuazioni appunto, non il caro prezzi.

Gas, Ursula von der Leyen non trova soluzioni e cede sul Price Cap ma non risolverà il caro prezzi

Naturalmente non è una garanzia per abbassare i prezzi ma soltanto, promettono gli ideatori, per garantire di tenere stabile la volatilità e quindi anche le manovre di arbitraggio.

Comunque la commissione Europea ha già un piano d'azione, una sorta di road map che finirà direttamente sul tavolo il 20 e 21 ottobre per il consiglio e il 25 ottobre poi il consiglio a fare energia tornerà ad esprimersi sulla proposta legislativa.

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In epoca di caro bollette e caro-prezzi comunque l'Europa arriva tardi e l'Italia pure: e infatti è proprio adesso, nel mese di ottobre, che scatteranno gli aumenti per tutti e la bolletta di dicembre potrebbe essere da urlo punto alcune aziende Hanno già deciso di chiudere ad esempio alcune aziende che producono uva da tavola si ritrovano a dover pagare in un solo mese le bollette che prima pagavano in un anno punto quindi qualsiasi sia la soluzione trovata a Bruxelles, non servirà a bloccare le chiusure.

Ma in Europa affermano che vogliono rafforzare gli acquisti comuni. E di comune non c'è soltanto l'acquisto oppure il Price Cap proposto dal non paper siglato da Polonia, Italia, Belgio e Malta ma anche il circuit breakers.

Naturalmente il piano d'austerity con la riduzione del 15%, si è già visto che è fallito non servirà a molto ma comunque si insisterà su questo piano con l'obiettivo di calcare ulteriormente la mano e probabilmente aumentare addirittura la quantità di risparmio da adottare.

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