08 Ottobre 2022
Inflazione (fonte: Lapresse)
L'inflazione record ha finora mangiato ben 92 miliardi di euro dai risparmi degli italiani. Questo secondo il rapporto elaborato da Cgia Mestre (Confartigianato Imprese). Una cifra enorme che è letteralmente scomparsa dal potere d'acquisto dei cittadini, semplicemente a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina e del conseguente rialzo dei prezzi. In altre parole, ciò che un tempo costava 2 oggi costa 3. E le famiglie , che con tanta fatica hanno messo da parte i loro risparmi, oggi si trovano meno ricche. Senza cioè la possibilità di acquistare tutti quei beni e servizi che invece potevano permettersi prima del fatidico 24 febbraio 2022.
Come naturale, a pagarne gli effetti maggiori sono gli italiani che abitano nelle grandi città. Qui i prezzi sono aumentati in modo proporzionalmente più alto rispetto ai prezzi dei piccoli comuni delle province. Maglia nera Roma dove l'inflazione ha mangiato 7,42 miliardi di euro. Segue Milano con 7,39. Poi Torino, Napoli e Brescia, circa 3 miliardi e mezzo le prime due, poco più di miliardi invece per il capoluogo lombardo. Chiudono la graduatoria Enna, Isernia e Crotone. Tutte fra i 120 e i 150 milioni di euro. Parte di queste perdite verranno tamponate - spiega la Cgia nel suo rapporto - dal rialzo dei tassi d'interesse. Dopo il rialzo deciso dalla Bce, infatti, i correntisti si vedranno corrispondere un interesse positivo sui propri depositi. Una cifra comunque troppo bassa per contrastare il trend inflazionistico.
"Il pericolo che la nostra economia stia scivolando verso la stagflazione è molto elevato - spiega Confartigianato Imprese in una nota - È un quadro economico che in tempi relativamente brevi potrebbe verificarsi anche in Italia. Con le difficoltà legate alla pandemia, agli effetti della guerra in Ucraina, all'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici rischiamo, nel medio periodo, di veder scivolare la crescita economica verso lo zero, con una inflazione che, invece, potrebbe superare tranquillamente le due cifre"
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