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Gas russo, prezzo vola dopo lo stop al Nord Stream: apertura a 275 euro

Il prezzo del gas russo vola e raggiunge cifre da record. Dopo la chiusura del Nord Stream il costo di apertura ammonta a 275 euro

05 Settembre 2022

Gas russo, prezzo vola dopo lo stop al Nord Stream: apertura a 275 euro

Dopo la chiusura del Nord Stream, il rialzo del gas ha provocato prezzi assurdi mercato europeo. Le quotazioni infatti hanno fatto salire il Ttf alla borsa di Amsterdam a 275 al megawattora per poi stabilizzarsi in mattinata a 260 euro. Gli investitori hanno reagito alla notizia proclamando una chiusura a tempo indefinito del condotto Nord Stream.

I vertici della comunità europea controllata dal Cremlino, hanno annunciato che dovranno prolungare la chiusura del gasdotto che collega Russia e Germania che inizialmente per un controllo del periodo estivo era prevista per tre giorni. La Russia discuterà un prezzo al tetto degli acquisti di gas nel prossimo consiglio dei ministri che si terrà il prossimo 9 settembre.

Sul fronte, ormai lo scontro tra Bruxelles e Mosca sul fronte del gas sembra sul punto di non ritorno. Se l'Unione Europea non dovesse raggiungere un accordo sul tetto al prezzo le quotazioni potrebbero salire notevolmente di più. Al contrario, se l'Europa sarà in grado di raggiungere un’accordo potrebbe diventare il “ whatever it take” in campo energetico.

Rialzo del gas: l'Unione Europea prova a resistere "discuteremo il prezzo"

Secondo l’ANSA, nel Consiglio dei Ministri che verrà discusso venerdì, ci saranno varie opzioni tra cui, limitare temporaneamente il prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica", "limitare temporaneamente il prezzo del gas importato", ed "esclusione temporanea della produzione di energia elettrica da gas dall'ordine di merito e determinazione del prezzo sul mercato elettrico".

In tutta questa vicenda, il nuovo protagonista, potrebbe essere l’Iran che è uno dei maggiori produttori di idrocarburi. Dato che i Paesi Europei hanno problemi a coprire tutto il fabbisogno di energia di cui hanno bisogno, l’Iran potrebbe coprire la parte maggiore di questo fabbisogno europeo.

Il prezzo del petrolio sale al 2% in attesa delle decisioni dell’OPEC. Il cartello dei nuovi produttori, compresa la Russia, potrebbe tagliare le produzioni e far salire il prezzo sopra i 100 dollari. 

La scelta migliore in questo momento è la vendita di idrocarburi, per rispondere alle sanzioni economiche e finanziare la guerra in Ucraina.

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