26 Maggio 2022
Le news e ultime notizie per il 2022 sulle concessioni balneari: è stata trovata l'intesa sugli indennizzi. Questa mattina le forze di maggioranza si sono riunite in un vertice decisivo per trovare la quadra sul nodo delle concessioni balneari da mettere a gara, nell'ambito del più ampio disegno di legge sulla Concorrenza. La liberalizzazione di ampi tratti delle coste italiane, da aggiudicare mediante bandi pubblici, è stato per settimane il tema che ha diviso i partiti della coalizione che sostengono l'esecutivo di Mario Draghi. La soluzione andava trovata al più presto, perché l'approvazione del disegno di legge è essenziale per ottenere i fondi del Pnrr, visto che l'Unione europea considera fondamentale il dossier della concorrenza. Un passettino in avanti è stato fatto e riguarda gli eventuali indennizzi da corrispondere ai concessionari.
Tutte le forze di maggioranza sono d'accordo sul fatto che i concessionari che dovessero perdere il diritto allo sfruttamento del demanio pubblico vadano indennizzati. Manca l'intesa sulle modalità e sull'entità del risarcimento, che è stata rinviata alle prossime settimane. Sulle procedure e le cifre degli indennizzi bisognerà presentare entro sei mesi dei decreti delegati. Per evitare la paralisi su un testo così importante si è preferito rinviare la questione, formulando il testo del disegno di legge in maniera tale da non provocare tensioni tra i partiti.
"È stata inserita una dicitura semplice con tutta una serie di garanzie che consentirà una valutazione degli investimenti scevra da ogni tipo di inflessione e opinione", ha spiegato il senatore Massimo Mallegni di Forza Italia, che insieme alla Lega si è a lungo opposta al contenuto della norma. In ogni caso, lo spirito "concorrenziale" della norma, l'aspetto più importante, viene confermato: entro il 31 dicembre 2023 dovranno partire i bandi, in caso di contenziosi il termine ultimo è il 31 dicembre 2024.
Con questo stratagemma il ddl potrà essere votato e licenziato dai membri della commissione Industria del Senato, dove il provvedimento era fermo da settimane. Contenti tutti o quasi quindi: le forze politiche, che hanno potuto limare il testo approvato dal governo con loro emendamenti, scongiurando così il voto di fiducia minacciato da Draghi che li avrebbe eliminati; e il governo che vede rispettata la road map del testo, mettendo in sicurezza le risorse del Pnrr. Meno contenta la categoria dei balneari, che entro un anno e mezzo o al massimo due e mezzo vedono a rischio lo sfruttamento del demanio pubblico.
Sostanza confermata anche da Maurizio Gasparri, che ha commentato così l'intesa di governo: "Il governo porta a casa che si devono fare le gare, noi come Parlamento che ci saranno gli indennizzi, che dovranno essere dettagliati, e il territorio porta a casa che c'è una finestra temporale". Poi l'avviso: "il valore economico va salvaguardato". Un avviso ai naviganti: c'è da scommettere che sui decreti delegati le forze politiche daranno battaglia.
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