Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Il Consiglio dei ministri approva il Def: crescita fissata al 3,1% ma "pesa l'incertezza"

La previsione sul Pil 2022 è superiore a quella di Confindustria ma il ministro dell'Economia Franco avrebbe parlato di un ridimensionamento delle aspettative di crescita

06 Aprile 2022

Def, oggi il Cdm: Draghi vuole approvarlo ma i partiti chiedono scostamento bilancio

fonte: imagoeconomica.it

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def, il Documento di Economia e Finanza che getta le basi per la prossima legge di bilancio: stime di crescita al 3,1% ma "pesa l'incertezza". Nel documento il governo ha fissato la crescita del Pil al 3,1%. Un valore molto più alto rispetto a quello preventivato pochi giorni fa da Confindustria, che si fermava all'1,9%, ma anche rispetto ad altri rapporti di previsione come quello di Prometeia (2,2%) e Ref ricerche (2%). Già nella cabina di regia che ha preceduto il cdm il ministro dell'Economia Daniele Franco aveva prospettato un netto ridimensionamento delle aspettative di crescita. A pesare è soprattutto l'incertezza per la guerra in Ucraina. Ridimensionamento che ora è stato scritto nero su bianco.

Def, in corso Consiglio dei ministri

Non solo stime macroeconomiche, però, ma anche sostegni ai cittadini. Il ministro avrebbe anche sottolineato che l'approvazione del documento programmatico è urgente per poter preparare il prima possibile un decreto di aiuti, come richiesto in cabina di regia soprattutto dal Movimento 5 Stelle, rappresentato dal ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli. Tornando ai numeri del Def, è stato confermato invece il deficit al 5,6%.

Nell'ultimo aggiornamento la crescita era prevista al 4,7%. Il conflitto in Ucraina ma anche l'inflazione, quindi, sarebbero costate più di un punto e mezzo di Pil. "Partendo da una stima Istat di crescita del Pil reale nel 2021 più elevata di quanto previsto a settembre nella Nota di Aggiornamento del Def (Nadef), 6,6 per cento contro 6,0 per cento, la previsione tendenziale per il 2022 scende al 2,9 per cento, dal 4,7 per cento della Nadef, sebbene il profilo trimestrale del PIL nel 2021 crei un effetto di trascinamento del 2,3 per cento su quest'anno", si legge nel documento. 

Def, crescita fissata al 3,1% ma "pesa l'incertezza"

Il Pil calerà progressivamente nei prossimi anni, passando dal 2,4% nel 2023 all'1,8% nel 2024 e all'1,5% nel 2025. Scenderà anche il debito pubblico, secondo le stime del governo: se nel 2021 ha raggiunto il 150,8% del Pil, già quest'anno scenderà di quattro punti percentuali, per toccare poi il 145% nel 2023, il 143,2% nel 2024 e il 141,2% nel 2025. 

Il tesoretto per i sostegni al tessuto sociale ammonta a nove miliardi, di cui circa cinque già destinati dal ministero dell'Economia al contrasto del caro bollette. Le restanti risorse, per un valore intorno ai quattro miliardi, saranno destinate al contenimento dei prezzi di carburanti ed energia, all'aumento dei fondi per "coprire l'incremento dei prezzi delle opere pubbliche", all'aumento dei fonti "per le garanzie sul credito" e a un complesso di altre misure "per assistere i profughi ucraini e per alleviare l'impatto economico del conflitto sulle aziende italiane".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x