16 Settembre 2024
Il valore di una leadership basata sulla responsabilità, piuttosto che sul potere, l’importanza del merito e la centralità del lavoro di squadra per far emergere virtù e competenze. Sono questi i temi al centro del libro autobiografico di Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè, "Il coraggio di provarci. Una storia controvento", presentato oggi presso la sede di Comin & Partners a Roma.
Il libro racconta il percorso dell’Amministratore Delegato della società leader nel caffè di alta qualità sostenibile, distintasi per essere riuscita a raggiungere posizioni apicali nel mondo aziendale tramite una rapidissima ascesa, diventando AD a soli quarant'anni dopo essere partita da un piccolo paese della Liguria.
L’autrice mette in luce le sfide affrontate e le lezioni apprese lungo il suo cammino professionale, facendosi portavoce di un modello di leadership che premia la responsabilità di ognuno nel creare opportunità di crescita indipendentemente dal proprio background. Un approccio fondamentale per non rimanere indietro in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Attraverso la propria storia personale e professionale, Cristina Scocchia ispira i lettori a trovare il coraggio di provarci, superando gli ostacoli con determinazione e costanza.
“Nella mia esperienza mi sono resa conto che molto spesso, troppo spesso, il punto di partenza influenza in modo significativo le possibilità che hai di raggiungere i tuoi sogni. Credo che si debba dare a tutti, senza distinzione, senza esclusioni e divari, l’opportunità di dimostrare il proprio talento, perché il punto di partenza non deve più determinare chi puoi diventare. Vale sempre la pena di provare a raggiungere i propri obiettivi con passione, determinazione, coraggio e qualche sacrificio, perché ci vuole anche quello”, ha commentato Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè.
Dopo i saluti introduttivi di Gianluca Comin, Presidente di Comin & Partners, e con la moderazione di Alessio Viola, giornalista Sky, sono intervenuti: Antonella Polimeni, Rettrice dell'Università La Sapienza, e Francesco Occhetta, Padre Gesuita e Docente presso l'Università Gregoriana.
"La leadership femminile è l’approdo di un iter complessivo e allo stesso tempo una sfida che va accolta con coraggio, ma anche con la convinzione di potercela fare. Esempi come quello di Cristina Scocchia contribuiscono a sostenere le giovani donne che intraprendono strade spesso faticose e in salita. Il suo percorso rappresenta un role model di successo non solo per chi si affaccia al mondo del lavoro, ma anche per chi già occupa posizioni di responsabilità. Il suo impegno costante verso la crescita personale e professionale, unito all’ importanza che attribuisce alla formazione e ai legami umani, è un forte messaggio di ispirazione", ha dichiarato la Rettrice di Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni
"Questo libro e la sua autrice lo meritano. Oggi parlerete di un libro che fa riflettere.
Un libro che è la traccia di una carriera, il racconto di una storia fuori dal comune nel suo esito di grande successo, ma di sorprendente semplicità nell’approccio. "Il coraggio di provarci" è la sintesi di un percorso, dove “provarci” vuol dire riconoscere il talento, nutrirlo e farlo crescere. Condividerlo. Significa coltivare aspirazioni. Dare merito e struttura - quindi coraggio -, alle proprie capacità. Uscire dagli schemi, anche, anzi soprattutto, facendo squadra.
È insieme che si devono affrontare le grandi sfide. Un messaggio personale e corale allo stesso tempo che mi piace pensare rivolto alle nuove generazioni di manager. Alle donne -alle persone- che ogni giorno contribuiscono, con la loro determinazione nel lavoro e nella vita, a picconare il muro del pregiudizio. Agli uomini -alle persone- che accompagnano e sostengono. Perché nessuno vince da solo.
Ringrazio Cristina Scocchia per aver messo a disposizione la sua esperienza con una generosità che apre a tante riflessioni sul futuro della leadership, un mix di abilità, di intelligenze, di capacità, ad iniziare da quelle relazionali. Perché non basta portare a casa il risultato. Bisogna saper parlare al cuore delle persone. Ascoltare, condividere e socializzare i risultati. I leader illuminati sono quelli che aprono un percorso. Che diventano modelli. Che hanno dentro idee e passione. Che superano la prova del tempo. E le cui esperienze, seppur concluse, insegnano per sempre."
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