Mercoledì, 31 Dicembre 2025

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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Il cinema é la settima arte. Io preferisco il Grande Schermo alle piattaforme. Emozione e coinvolgimento. Il 2026 sarà un Grande Anno. Sarà “ La Primavera” del Grande Cinema?

I sciacalli sono in Famiglia. Per Father mother sister brother un meritatissimo Leone D’ora alla Mostra di Venezia.

31 Dicembre 2025

Era già la stai del violino nella Venezia  del XVIII secolo ma la tenevano segregata dietro una grata come una monaca di closura  al Pio Ospedale della Pietà di Venezia. Cecilia è un'orfana il violino diventa il suo strumento di riscatto per  la propria identità e libertà, per evadere il contesto di prigionia e oppressione. Cecilia, assieme alle musiciste che eccellono nel proprio strumento musicale, si esibisce per i ricchi veneziani in un'orchestra musicale dell'istituto rinomata in tutto il mondo. Nonostante il prestigio la loro identità continua a a essere  celata dietro una “sorta” di prigione  che le separa del pubblico, non permettendo alcun contatto con il mondo esterno.  Con il presentarsi di un gruppo di musicisti concorrente, l'istituto religioso nomina Antonio Vivaldi, sacerdote malato e caduto in disgrazia per il fallimentare lavoro come impresario musicale, maestro delle giovani musiciste. Vivaldi riconosce in Cecilia un talento nel corso delle sue lezioni, portando la giovane a esplorare il mondo fuori  dall'istituto e la propria personalità artistica, perturbata dall'imminente matrimonio con uno sconosciuto ricco ufficiale militare. Il film, diretto e scritto da Damiano Michieletto, con la collaborazione nella scrittura di Ludovica Rampoldi, si basa sul romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa del 2008, vincitore del Premio Strega nel 2009. Il film è stato coprodotto in Italia e Francia da Warner Bros. Entertainment ItaliaIndigo Film e Moana Films. 

Le dinamiche familiari sono complicate, soprattutto durante le festività. C’é chi dice che nelle famiglie si nascondono i peggiori sciacalli che come regalo di Natale offrono la loro perfidia “infiocchettata” sotto le lucine scintillanti. Father mother sister brother, film campione d’incassi, le esplora tutte. Con un cast strepitoso che va da Charlotte Rampling ( austera e inaffettiva) a Cate Blanchette ( look da maestrina, praticamente irriconoscibile ma sempre bravissima) Un mix dove si intrecciano situazioni comiche e momenti di malinconica introspezione. Un'analisi ironica e toccante dei legami che uniscono e allontanano.  Il film diviso è in tre episodi, tre ritratti di famiglia: girati in America, a Dublino e a Parigi. segue una famiglia alle prese con dinamiche familiari complicate. I fratelli (e le sorelle) si ritrovano dopo un lungo periodo di separazione, costretti a confrontarsi con il passato e i nodi irrisolti dei genitori, figure centrali ma emotivamente assenti, incapaci nel loro ruolo genitoriale, in vecchiaia ancora più  difficili da gestire. La pellicola, descritta come una storia familiare "vera", esplora dinamiche, silenzi e  incomprensioni che si accumulano nel tempo, il tutto filtrato dallo stile unico di  regista americano indipendente Jim Jarmusch, acclamatissimo dalla critica. Gli ingredienti ben miscelati sono tensione tra fratelli, conflitto generazionale, e distanza emotiva e tentativi di riconciliazione nel ritrovare un equilibrio tardivo e comprendere il passato. Humor e Dramma con un cast di rilievo internazionale.

Interpretato da un cast d’eccezione, Father Mother Sister Brother riunisce Tom WaitsAdam Driver e Mayim Bialik (Father), Charlotte RamplingCate Blanchett e Vicky Krieps(Mother), Sarah GreeneIndya Moore, Luka Sabbat, Françoise Lebrun (Sister Brother). 

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