23 Giugno 2024
"Il Bicchiere di vino" ("Het glas wijn") è un dipinto di 66,3x76,5 cm del maestro olandese Jan Vermeer (Delft, 31 ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675) databile al 1659-1660 circa e conservato nella "Gemäldegalerie" di Berlino. La "Gemäldegalerie" (letteralmente: «Galleria dei dipinti») è un museo di Berlino che si trova nel complesso del "Kulturforum" ("Foro della cultura» - un complesso di edifici culturali di Berlino, sito nel quartiere del Tiergarten) e custodisce una delle raccolte di dipinti più significative a livello mondiale, con opere di artisti europei dal XIII al XVIII secolo, quali Giotto, Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Pittoni, Caravaggio, Antonello da Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Dürer, Rubens, Vermeer e Rembrandt.
Ne "Il Bicchiere di vino" Vermeer da' ancora prova della capacita', non posseduta dai suoi contemporanei, di delineare i profili psicologici dei soggetti dipinti: la donna appare presa dal gesto del bere, che le nasconde il viso, e in una posa chiusa, con un braccio in grembo, che sembra chiudersi in sé stessa, l'uomo appare proiettato tutto, con lo sguardo e con l'apertura del corpo, verso la donna stessa.
Inoltre il dipinto mostra in maniera notevole l'accuratezza con cui l'artista si dedicava alla resa ottica dei vari materiali: cio' si può cogliere pienamente osservando il diverso modo con cui riflettono la luce il lanuginoso tappeto sul tavolo, o il cotone inamidato della cuffia, o il raso del vestito, o il velluto dei cuscini scuri. In ombra appare la parete di sfondo, per dare maggior risalto ai personaggi principali. Lì sta appeso un quadro entro una cornice dorata, nel quale si riconosce a stento un paesaggio aperto. L'interno è completato dal pavimento a mattonelle quadrate bicrome, dalla panca in controluce e dalla vetrata con stemma familiare alla finestra, mentre una seconda finestra è chiusa e coperta da una tenda. Lo stemma è forse quello di Jennetie J. Vogel, moglie di un vicino di casa di Vermeer; sulla stessa vetrata piombata si vede poi una figura femminile, la Temperanza. In tale senso la scena assumerebbe anche un significato moraleggiante, legato a un invito alla moderazione (nel bere, ma anche nell'amare).
L'opera è noninata per la prima volta nell'asta del mercante d'arte olandese Jan van Loo tenutasi a Delft nel 1736. Nel 1774 fu acquistata ad Amsterdam dal banchiere olandese Jan Hope, restando di proprietà dei suoi discendenti fino al 1898. In quell'anno l'intera collezione familiare passò alla famiglia di industriali alsaziani di origine ebrea Werterheimer. Si tratta di una famiglia molto importante: negli anni 20 del novecento e anche durante la seconda guerra mondiale e dopo distribuirà il famoso profumo "N.5" di Coco Chanel acquisendo successivamente la proprietà di questa casa di moda e che oggi - riuscendo a superare le insidie poste alle loro proprieta' dalla Germania nazista- si posiziona tra le 50 famiglie piu' ricche del pianeta con un patrimonio stimato superiore a 37 miliardi di Euro (ma che quanto a riservatezza sembra essere la prima famiglia del pianeta..). Il dipinto attraverso i mercanti d'arte di origine italiana Fratelli Colnaghi - con base a Londra sin dal 1760, dove ha oggi sede una galleria d'arte che porta ancora il loro nome-, e' poi ceduto nel 1901 al museo berlinese dove si trova attualmente.
Di Giovanni Conticelli.
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