15 Luglio 2023
“Dall'oscurità che attira sullo sfondo, emerge una scena piena di intrighi e tumulti. Un tavolo, due sedie e tre figure racchiudono una storia. Una bella ragazza sta leggendo una lettera, molto probabilmente una lettera d'amore. Le sue sopracciglia alzate e le labbra rosa leggermente socchiuse rivelano i suoi pensieri e sentimenti; è sorpresa, confusa, un po 'rattristata dalle parole della lettera. Una figura femminile più anziana vestita con un abito foderato di pelliccia è seduta al tavolo, sopra una lettera incompiuta, sta appoggiando la testa su una mano e tiene una penna nell'altra. Il suo sguardo ci racconta la gravità della situazione. Anche il giovane servo dai capelli lunghi la guarda preoccupato! Nel frattempo, un cagnolino dorme sull'altra sedia.
Prendiamoci un momento per apprezzare il suo splendido abito di raso. È dipinto in modo così bello e così abile da sembrare come se fosse un abito da ballo tessuto con il chiaro di luna e semi di tarassaco per una fata della foresta e per qualche errore magico è finito nel guardaroba di una signora del diciassettesimo secolo. Dipingendo l'abito così luminoso e bianco, Ter Borch non solo ha enfatizzato lo status di ricchezza della donna che lo indossa, e ha mostrato l'eleganza e la raffinatezza delle ultime mode, ma l'ha anche usato come un contrasto abbagliante di luce e oscurità. Lo sfondo e le altre figure sono dipinti con toni cupi, e i riflettori sono puntati su di lei, la signora che legge una lettera le cui parole ed emozioni rimarranno per noi misteriose per sempre. In quel candore splendido la donna sembra un profumato giglio bianco che sboccia nell'oscurità della sua bella gabbia.”
“The letter” (in italiano “La lettera” noto anche come “Woman reading a letter” in italiano “Donna che legge una lettera”) è un dipinto olio su tela di 81,9 x 61 cm realizzato appena dopo il 1660 da Gerard ter Borch (Zwolle, dicembre 1617 – Deventer, 8 dicembre 1681) pittore olandese, specializzato in scene di genere e ritratti. Il dipinto fa oggi parte della Collezione dei Reali Britannici e si trova custodito a Buckingham Palace, Londra.
Vermeer prese molto in prestito da Gerard ter Borch. In effetti, fu ter Borch a dipingere per primo le scene contemplative di giovani donne agiate perse nei pensieri per le quali Vermeer è oggi così famoso.
"Senza ter Borch, non ci sarebbe Vermeer, questo è chiaro", osserva Adriaan E. Waiboer, uno studioso di Vermeer che ha contribuito a organizzare la mostra itinerante del 2017, "Vermeer and the Masters of Genre Painting".
Nel caso del suo famosissimo dipinto “Donna in blu che legge una lettera”, Vermeer ha semplicemente copiato la parte superiore blu della figura centrale da “La lettera” di ter Borch di alcuni anni prima. Ma Vermeer non era il solo a “prendere in prestito” dalle composizioni di altri: i motivi di successo erano spesso sintetizzati in composizioni di altri artisti. Ciò che interessava i collezionisti del XVII secolo non era necessariamente chi aveva dipinto qualcosa per primo ma chi aveva dipinto qualcosa meglio.
L’opera entra nella collezione di Nicolas Beaujon, Parigi, nel 1787 per poi giungere ad Amsterdam nel giugno del 1800 acquisita alla collezione privata di Jan Jansz, capo di una delle gilde della città. Nel 1814 il dipinto viene acquistato da Giorgio IV Re d’Inghilterra per la propria collezione privata e custodito a Brighton. Successivamente entra a fare parte della Collezione dei Reali e trasferito nella sua dimora attuale.
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