14 Luglio 2023
I nordamericani Agalloch si formano nel 1995: John Haughm (voce, chitarra e basso) e Shane Breyer (tastierista), derivano il loro nome dall'Aquilaria agallocha, un tipo di legno resinoso. All'inizio del 1996 vennero composti dei pezzi, durante l'estate venne arruolato il chitarrista Don Anderson. I brani vennero successivamente pubblicati nella registrazione From Which of This Oak entro lo stesso anno. La pubblicazione dimostrava influenze black metal. Poco dopo aver registrato la demo, alla band si unì Jason William Walton in qualità di bassista. Nel 1998 il gruppo registrò una demo promozionale. Questa attirò l'attenzione della The End Records, che gli offrì un contratto, dal quale scaturì l'album Pale Folklore. L'album presentava meno influenze black metal rispetto a prima, le canzoni della precedente registrazione furono rifinite, i brani inediti si avvicinarono al folk e al doom metal inseriti in un contesto malinconico e atmosferico. Per la sua originalità l'album incontrò il favore della critica. Finita la registrazione Breyer lasciò il gruppo per dedicarsi agli studi. Dopo un periodo di pausa il gruppo pubblicò un EP di materiale inedito del periodo 1998-2001 intitolato Of Stone, Wind and Pillor, presentando elementi neofolk e ambient e una voce meno distorta. L'EP includeva inoltre una cover della band Sol Invictus, "Kneel To The Cross", che successivamente sarebbe anche stata pubblicata su Sol Lucet Omnibus, una compilation di tributo ai Sol Invictus organizzata dall'etichetta francese Cynerfierrd. Molti brani presenti nell'EP come la cover appena citata e "Haunting Birds" fanno tuttora parte del repertorio live della band. Tra il 2001 e il 2002 gli Agalloch registrarono The Mantle, che presentava nel libretto fotografie di statue e fontane presenti nella downtown di Portland. Quest'album è molto più orientato verso il neofolk, la voce concede spesso passaggi in clean e la strumentazione è principalmente acustica. L'album segnò un cambiamento nell'attenzione della critica verso gli Agalloch, che fecero diverse interviste con magazine in vista. In seguito alla pubblicazione di The Mantle, gli Agalloch fecero il loro primo concerto il 6 marzo 2003 a Portland, in Oregon. A questo ne seguirono altri in marzo e un tour nella costa ovest degli Stati Uniti in maggio. Nel 2003 fu pubblicato Tomorrow Will Never Come e nel 2004 fu pubblicato The Grey. Questi EP mostravano il lato più sperimentale degli Agalloch al di fuori del metal: dimensioni post-rock, folk, ambient e drone industrial. Gli Agalloch svolsero una serie di concerti nella costa est durante il 2004, alcuni dei quali a Toronto, in Canada. Sempre nel 2004 fu pubblicato uno split con la band finlandese Nest, mettendo in luce il lato neofolk degli Agalloch. L'8 agosto 2006 fu pubblicato Ashes Against the Grain sempre dalla The End Records, il disco è principalmente influenzato dal post-rock, trovano meno posto le chitarre acustiche rispetto a The Mantle e più importanza alle chitarre distorte, in modo da dare all'album un sound diverso rispetto a quello dei precedenti. Questa volta la band gioca infatti con l'effettistica per chitarra creando sul finale del disco anche muri sonori al limite del noise, il resto mantiene invece lo stile malinconico della band, ma in un contesto molto più progressivo ed elegante. Il disco in questione è stato tra le altre cose il primo senza John Haughm dietro le pelli, visto che in quel periodo la band aveva aggiunto il batterista Chris Greene come un quarto elemento della formazione. Il 28 febbraio 2008 esce uscito l'ultimo EP degli Agalloch, The White, su etichetta Vendlus in sole 2000 copie, già quasi tutte esaurite nel periodo di pre-ordine. Contiene sette tracce neofolk, caratterizzate da un'atmosfera intimista e malinconica, è considerato da molti il miglior EP pubblicato dalla band. Il disco è stato scritto e registrato tra il 2004 e il 2007 ed è la controparte ideale di The Grey (sempre edito dalla Vendlus). Quarto album della band uscito il 23 novembre 2010 registrato interamente in analogico ed edito dalla Profound Lore Records. Marrow of the Spirit è il primo disco della band a contenere strutture totalmente black metal, in particolare il sound tipico della nuova ondata americana. Le atmosfere sono molto più cupe, come suggerito dalla copertina e i brani sono tutti molto lunghi dando spazio ad una maggiore presenza di elementi progressivi, post-rock e folk. La tendenza al black metal può essere probabilmente data dalla presenza nel disco del batterista Aesop Dekker dei Ludicra, parte integrante della band dal 2007. L'anno dopo il gruppo compie un tour europeo con gli Alcest. Nell'estate 2012 la band fa uscire un nuovo EP inedito composto da un'unica lunga traccia di 20 minuti. La registrazione solca il black metal dell'album precedente, concedendosi molte sperimentazioni senza però allontanarsi dalla malinconia artistica della band. Nella primavera del 2016 è stata annunciata la separazione tra il leader della band John Haughm e i restanti componenti. Il 18 maggio sul loro sito la band comunica lo scioglimento definitivo. La musica degli Agalloch dona una pregevole unione di tracce vocali e tracce strumentali. Nonostante gli Agalloch siano spesso catalogati nel genere black doom metal, la loro musica contiene diverse influenze, come dark ambient, post-industrial e post-rock. Temi comuni nei testi degli Agalloch sono la bellezza naturale e il paganesimo non in contrasto con il Cristianesimo. Sono stati evidentemente artisticamente influenzati dagli Swans. Le incisioni degli Agalloch hanno avuto il remaster sette anni fa.
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