07 Giugno 2022
Foto Antonio Molino - Storie dipinte mostra dedicata a Buzzati
MILANO - "STORIE DIPINTE" la mostra sulla Brera di Buzzati illustrata e dipinta olio su tela da Antonio Molino, storico disegnatore L’Europeo, Oggi, Gente, Gente Viaggi, Focus, Bell’Italia, Bell’Europa, Airone, oltre che Il Giorno e il Quotidiano Nazionale. Da venerdì 10 a giovedì 16 giugno 2022, Palazzo Manzoni, Studio Zecchillo, via Fiori Chiari 16, Milano. "Il lavoro di pittore mi ha fatto approfondire la ricerca sulle tecniche dei secoli passati. Ora è necessario costruire una poetica, mettere l’anima oltre il racconto del visibile". E' così che vede la pittura Antonio Molino, una ricerca di anime e atmosfere in grado di rappresentare ciò che non è visibile. Disegni che rievocano le atmosfere dalla Milano di allora, quella Milano signorile e misteriosa rappresentata da Buzzati e rievocata di Antonio Molino.
Intraprese la carriera di illustratore a ventun anni, ma dalla prima metà degli anni '90 ha sperimentato la pittura a olio con continuità insieme alle collaborazioni giornalistiche. Fi allora ad aver sperimentato ritratti e dipinti di atmosfera, fra i quali una serie di tele dedicate all’epopea dell’Orient-Express. Poi arrivarono le pubblicazioni: due romanzi di carattere storico e due dedicati alle relazioni sentimentali. Uno di questi, La Passione di Dorigo, è ispirato alla vicenda di Antonio Dorigo, protagonista di Un Amore di Dino Buzzati.
Ma già respirava l'arte: nipote di Walter Molino, storico illustratore della Domenica del Corriere, autore della nota copertina "La vita nel 2022", quasi profetica della pandemia. E lo stesso Walter era amico di Buzzati, a cui Antonio Molino si è principalmente ispirato e che conobbe sin da ragazzino, data la collaborazione assidua tra lo zio Walter e Buzzati a molte copertine della Domenica del Corriere.
"Per indole e per un personale cammino, trovo spesso spunto nelle libere associazioni, immaginando, all’interno di una composizione, la vicinanza paradossale di due o più elementi apparentemente estranei fra loro, concetto creativo alla base del Surrealismo. In questo senso, ho capito che avevo finalmente trovato il senso ultimo del dipingere la grande tela dell’Accademia di Brera quando ho immaginato, d’un tratto, che l’abbozzo di una nuvola scura nel cielo notturno potesse trasformarsi nella sagoma del Babau, il mostro che spaventava i bambini, come l’aveva descritto Buzzati in un racconto e in alcuni disegni".
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