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Mostra dell’artigianato di Firenze, appuntamento con la scultura, il design e la storia del marmo di Henraux

La storica azienda, fondata nel 1821, sarà protagonista sabato 30 aprile di un appuntamento culturale dal titolo “I Marmi di Henraux. 200 anni di storia” che vede gli interventi di Paolo Carli, Presidente di Henraux e Fondazione Henraux; Jean Blanchaert, Gallerista; Edoardo Bonaspetti, Direttore Artistico di Fondazione Henraux e Costantino Paolicchi, storico

29 Aprile 2022

Kim de Ruysscher

Kim de Ruysscher

L’arte, la storia e la cultura del marmo delle Apuane saranno protagonisti di un incontro sabato 30 aprile alle ore 11 alla Fortezza da Basso, organizzato in collaborazione con la Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, per far conoscere una delle storiche aziende del territorio attraverso l’incontro dal titolo: “I Marmi di Henraux. 200 anni di storia” che vedrà gli interventi di Paolo Carli, Presidente di Henraux e Fondazione Henraux; Jean Blanchaert, Gallerista; Edoardo Bonaspetti, Direttore Artistico di Fondazione Henraux e Costantino Paolicchi, storico. Henraux, fondata 200 anni fa, racconta la bellezza del marmo tra storia, scultura e design alla Mostra Internazionale dell’artigianato di Firenze dove sono esposte per tutto il periodo numerose opere monumentali in marmo provenienti dalla propria collezione e dalla collezione della Fondazione Henraux.

Al termine dell’incontro, per rendere omaggio alla scultura, il Maestro Renzo Maggi esporrà l’opera Giocasta che sarà oggetto di una speciale performance: il bassorilievo, opera non finita, verrà installata sul cavalletto di lavoro e lo scultore Renzo Maggi terminerà l’opera davanti al pubblico mentre racconterà le fasi principali della realizzazione di una scultura in marmo. È un’occasione unica per vedere da vicino l’arte e la tecnica dello scolpire mentre sarà possibile dialogare con il Maestro al lavoro con martello e subbia e altri strumenti per il finissage dell’opera.

Nonostante la scultura oggi si serva di tecnologie avanzatissime, il lavoro manuale è imprescindibile per la realizzazione di un’opera scultorea. Gli scultori devono possedere una grande abilità manuale, conoscere bene la materia, sapere come plasmarla, come esaltarne la bellezza, la preziosità, l’unicità: questo il parallelo con l’artigianalità.

È in questa visione, e per meglio far conoscere la scultura contemporanea e il design, che lo spazio di Henraux al MIDA accoglie le sculture di Mikayel Ohanjanyan, Materialità dell’invisibile, in marmo Bianco Altissimo; Kim de Ruysscher, Il Canotto, in marmo Bianco Altissimo; Mat Chivers, Newavein marmo Bianco Altissimo e Nero Marquina; Giovanni Maria Manganelli, Psiche, in NeroMarquina. Al corpus proveniente dalle collezioni passate del Premio internazionale di scultura diHenraux si aggiunge parte dell’installazione La croce, 2012del Maestro Mimmo Paladino, esponente della transavanguardia, il cui elaborato linguaggio scultoreo mantiene uno stretto rapporto con l’estetica arcaica.

Completa la mostra la Panca Molletta disegnata dagli architetti Baldessari & Baldessari per RIVA 1920, uno straordinario oggetto di design che unisce il legno di cedro al marmo Bianco Macchietta, un altro marmo statuario proveniente dalle cave di Henraux sul Monte Altissimo. Henraux, che ha sede nel Comune di Seravezza, ha celebrato nel 2021 i suoi duecento anni di storia, è conosciuta e opera in tutto il mondo su imponenti progetti di architettura, design e arte.

 

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