02 Dicembre 2025
Fonte: lapresse.it
Il Viminale ha deciso di incrementare la protezione attorno al giornalista di Report Sigfrido Ranucci dopo l’attentato del 17 ottobre scorso. Davanti alla sua abitazione di Campo Ascolano, vicino Pomezia, una bomba distrusse l’auto del conduttore, aprendo un fronte di massima allerta. Ora la scorta sale a 4 agenti e 2 auto blindate, una in più rispetto a prima.
La decisione del Ministero dell’Interno di aumentare la scorta a Ranucci arriva in un clima reso più teso dagli sviluppi dell’inchiesta sull’attentato e dalle audizioni che Ranucci ha sostenuto nelle ultime settimane. A pesare, oltre all’atto intimidatorio, è stata anche la parte secretata della sua relazione del 4 novembre resa in Commissione Antimafia, in seguito alla quale la presidente Chiara Colosimo (FdI) ha formalmente scritto al Viminale chiedendo un aumento del livello di sicurezza per il giornalista.
Proprio quella sezione secretata conteneva le risposte di Ranucci su alcuni punti delicatissimi: le inchieste di Report sul caso Moro, sul caso Mattarella e sulle possibili interferenze esterne nelle stragi del 1992-93. Ma a scatenare un vero terremoto politico era stata la domanda del senatore M5S Roberto Scarpinato, che aveva chiesto al giornalista di chiarire il presunto “pedinamento” da parte dei servizi segreti, che – secondo recenti dichiarazioni dello stesso Ranucci – sarebbero stati “attivati dal sottosegretario Fazzolari”. Scarpinato aveva incalzato: “Ci vuole raccontare meglio questo episodio e farci capire se ci può essere se una connessione con quello che gli è accaduto?”. Una connessione che aveva acceso lo scontro con la maggioranza e provocato la replica di Giovanbattista Fazzolari, che aveva respinto ogni accusa parlando di “totale impunità di Report”.
Il 5 novembre Ranucci era stato ascoltato anche dalla Commissione di Vigilanza Rai, dove aveva in parte ribadito quanto già presentato all’Antimafia. Nei giorni scorsi, il Copasir – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che vigila sui servizi – ha chiesto alla Vigilanza di acquisire gli atti della parte secretata.
A confermarlo è stata la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, che ha dichiarato: "Negli scorsi giorni ho ricevuto la richiesta del Copasir di acquisire la parte secretata del resoconto dell’audizione di Sigfrido Ranucci svolta in Vigilanza Rai lo scorso 5 novembre. Per questo ho convocato l’Ufficio di presidenza per mercoledì 3 dicembre alle 8.30, così da esaminare la richiesta e sottoporla al voto dei gruppi. A seguire, la commissione si riunirà per il voto sulla nomina del presidente Rai".
Il Copasir, intanto, si è attivato anche nei confronti della Commissione Antimafia, in un coordinamento istituzionale che mira a fare chiarezza sulle circostanze che hanno preceduto l’attentato e sulle dichiarazioni rese dal giornalista.
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