22 Novembre 2025
Bambini casa nel bosco, fonte: X, @ilcorriere
È stata lanciata una petizione che chiede il ritorno dei tre bambini alla famiglia che vive nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, dopo il loro recente allontanamento deciso dal tribunale. La mobilitazione ha raccolto decine di migliaia di firme in poche ore e ha acceso il dibattito politico sul caso. A intervenire è stato anche Matteo Salvini, che invoca di “riportarli da mamma e papà”. Intanto la vicenda è arrivata sul tavolo della premier Giorgia Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Durante un incontro riservato, Nordio e Meloni avrebbero affrontato proprio il caso della coppia a cui è stata sospesa la potestà genitoriale. Secondo quanto trapela, la premier sarebbe allarmata dalla situazione e in attesa di ulteriori elementi per valutare, insieme al Guardasigilli, l’eventuale invio di ispettori del ministero della Giustizia per verificare ogni passaggio della procedura.
Sulla vicenda è intervenuto Matteo Salvini, che ha espresso soddisfazione per l’attenzione del governo al caso: “Bene che l’appello della Lega e di migliaia di cittadini venga ascoltato. Adesso si vada fino in fondo per riportare quei bambini tra le braccia di mamma e papà. Sono pronto ad andare in Abruzzo già nei prossimi giorni”, ha dichiarato il leader della Lega.
Intanto emergono nuovi dettagli sull’allontanamento. “Sì purtroppo è successo ed è stato terribile. Ci han tolto i nostri bambini”, ha raccontato il padre, Nathan Trevallion, ricordando la prima notte trascorsa da solo nel casolare. I tre minori sono stati trasferiti in una casa famiglia poco distante dal paese, dove verranno seguiti da un tutore, mentre la madre potrà restare accanto a loro.
L’avvocato della coppia, Giovanni Angelucci, ha spiegato di essere riuscito a far accompagnare alla madre i bambini nella struttura per evitare un trauma ancora più forte. “Altrimenti lo choc sarebbe stato davvero insopportabile”, ha detto il legale. Nathan ha aggiunto: “Catherine ieri è andata con i bambini ma non ha dormito nella stanza con loro come succedeva sempre. Purtroppo è così. Stamattina porterò loro vestiti, giochi e quello di cui hanno bisogno”.
La vicenda era già sotto la lente della Procura minorile dell’Aquila dallo scorso anno, dopo un’intossicazione da funghi che aveva portato i bambini in ospedale. Un controllo dei carabinieri aveva comportato una segnalazione e la sospensione della potestà, pur senza separare allora i minori dai genitori. Il nuovo provvedimento impone invece la permanenza nella comunità, con la madre al loro fianco.
La famiglia ribadisce di voler crescere i figli a contatto con la natura e respinge ogni accusa di negligenza. Intanto quasi 80mila cittadini hanno firmato la petizione che chiede di riunire i bambini ai genitori nel casolare immerso nei boschi di Palmoli.
"Loro sono Catherine e Nathan, vivono nel bosco insieme agli amatissimi tre figli e alcuni amatissimi animali. Catherine e Nathan sono inglesi, si sono trasferiti in un bosco in Abruzzo perchè amano l'Italia e gli italiani. Non mangiano gli animali, vivono liberi, sani e felici insieme ai loro tre figli. O meglio, erano liberi e felici fino a poco tempo fa, prima che il sistema mettesse gli occhi sulla loro famiglia. Catherine e Nathan non sono poveri, non vivono in condizioni precarie, hanno semplicemente fatto una scelta.
"Per i nostri figli volevamo una vita diversa e abbiamo deciso di vivere nel bosco. Vogliamo vivere qui, con i nostri bimbi e i nostri animali". Persone di buon cuore che non fanno nulla di male ma che rischiano di essere schiacciate dal sistema... Il sistema sta ingiustamente perseguitando questa meravigliosa famiglia e minaccia di portare via i loro figli! Hanno già tolto la patria potestà a questa mamma e questo papà e a breve decideranno se portare via i loro figli, ma con quale diritto? Con quale diritto si permettono di toccare questa famiglia? Giù le mani dalla famiglia che vive nel bosco!
NESSUNO TOCCHI LA FAMIGLIA CHE VIVE NEL BOSCO!"
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