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Vicenza, maratoneti Alberto Zordan e Anna Zilio trovati morti nel sonno a 2 settimane di distanza, procura indaga per 'morte improvvisa da sport'

Le procure di Vicenza e Verona hanno disposto accertamenti e autopsie su entrambi i corpi per indagare sulle cause di due decessi così ravvicinati e dalle modalità simili. Gli inquirenti ipotizzano che possa trattarsi di casi di “morte improvvisa da sport” (MIS)

06 Novembre 2025

Vicenza, maratoneti Alberto Zordan e Anna Zilio trovati morti nel sonno a 2 settimane di distanza, procura indaga per 'morte improvvisa da sport'

Saranno l’autopsia e gli accertamenti medico-legali a chiarire le cause della morte di Alberto Zordan, 48 anni, maratoneta di Sovizzo (Vicenza), trovato senza vita nella sua abitazione nella notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre. Un decesso improvviso, avvenuto nel sonno, che ha sconvolto familiari, amici e colleghi.

La morte di Zordan arriva a soli quindici giorni di distanza da quella della sua compagna di squadra Anna Zilio, 39 anni, originaria di Marano Vicentino, anche lei runner esperta del Team Km Sport di Verona. La donna era stata trovata morta nel suo appartamento di Verona lo scorso 13 ottobre, anch’essa probabilmente colta da un malore improvviso.

Le procure di Vicenza e Verona hanno disposto accertamenti e autopsie su entrambi i corpi per indagare sulle cause di due decessi così ravvicinati e dalle modalità simili. Gli inquirenti ipotizzano che possa trattarsi di casi di “morte improvvisa da sport” (MIS), fenomeno raro ma noto, legato a disturbi cardiaci latenti che possono manifestarsi in modo improvviso anche in soggetti allenati e in perfetta forma fisica.

Vicenza, maratoneti Alberto Zordan e Anna Zilio trovati morti nel sonno a 2 settimane di distanza, procura indaga per 'morte improvvisa da sport'

Zordan e Zilio erano tesserati per il Team Km Sport, un’associazione che riunisce appassionati di podismo, ciclismo e triathlon. Entrambi erano considerati sportivi scrupolosi, attenti all’alimentazione e costanti negli allenamenti.

Alberto Zordan, in particolare, non fumava né beveva alcolici e non aveva mai registrato problemi cardiaci. Era seguito da medici sportivi e si stava preparando per la maratona di Valencia del 7 dicembre. «La sua sarà una mancanza molto dura da digerire – ha raccontato l’amico Paolo Fongaro –. Alberto era una persona che non si lamentava, vedeva le sconfitte come un punto di partenza, lo chiamavo “il samurai” perché era come un guerriero che non smetteva mai di combattere. Dava il cento per cento in tutto ciò che faceva, nel lavoro e nella famiglia, come anche nello sport».

La passione per la corsa era nata una decina di anni fa. Dopo essere stato tesserato con Atletica Vicentina e Vicenza Marathon, Zordan era approdato nel 2019 al Team Km Sport. Nel tempo libero correva, mentre la vita quotidiana era divisa tra la moglie Valentina, la figlia di 11 anni e il lavoro.

Diplomato in ragioneria all’Istituto tecnico economico Fusinieri di Vicenza, aveva fondato nel 2013 l’azienda Artegrafica Zordan, poi chiusa. Dal 2023 lavorava come responsabile logistica e facility per Agrolab Group Italia di Altavilla Vicentina, dove era molto stimato.

Oltre allo sport, Zordan coltivava una grande passione per l’informazione locale: per oltre vent’anni aveva collaborato con il periodico Sovizzo Post. «Abbiamo lavorato insieme per 20 anni – ha ricordato Fongaro – pubblicando 334 numeri. Era il mio grafico, impaginava e curava la stampa. Da questa esperienza è nata un’amicizia fraterna».

La scomparsa di due atleti vicentini, appartenenti alla stessa squadra, ha colpito profondamente il mondo della corsa amatoriale veneta. Le famiglie e gli amici di Zordan e Zilio sperano che le autopsie possano fare luce su quanto accaduto e chiarire se le due tragedie, avvenute a così breve distanza, siano collegate o frutto di una tragica coincidenza.

Malori improvvisi e arresti cardiaci potrebbe essere derivati da effetti avversi del vaccino Covid, come sostenuto dagli ultimi studi in materia.

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