Garlasco, Regimenti: "Chiara Poggi uccisa con 'baby tonfa', ferite perfettamente compatibili con oggetto usato nel Krav Maga, sport praticato da Sempio"

Un Baby Tonfa, piccolo strumento di autodifesa personale solitamente in plastica o metallo, potrebbe essere la chiave del delitto di Garlasco. Si tratta di un oggetto compatto, spesso usato come portachiavi, ma che può trasformarsi in arma contundente in caso di aggressione. Secondo Luisa Regimenti, docente di Medicina legale all’Università di Roma Tor Vergata, questo oggetto sarebbe “perfettamente compatibile” con il foro rinvenuto sulla tempia del cadavere di Chiara Poggi durante l’autopsia.

Il Baby Tonfa sarebbe utilizzato da chi pratica Krav Maga, una disciplina di combattimento di origine israeliana praticata da Andrea Sempio, l’unico attualmente indagato nell’inchiesta riaperta sul caso.

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Secondo Il Tempo, la professoressa Regimenti — studiando gli atti dell’autopsia e le fotografie della scena del crimine — fu tra le prime a ipotizzare ciò che oggi emergerebbe anche dalla super-consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo: la possibilità che l’omicidio sia avvenuto in più fasi, in un arco temporale prolungato e con il coinvolgimento di più persone.

Sempre secondo Regimenti, Chiara Poggi avrebbe subito terribili sevizie, tra cui il foro alla tempia e il taglio simmetrico delle palpebre. “In questi mesi mi sono interrogata a lungo. Le caratteristiche della lesione, poco profonda e rotondeggiante, mi hanno spinto ad approfondire”, racconta la docente a Il Tempo. “Così ho osservato le abitudini dell’unico indagato per il delitto di Garlasco, Andrea Sempio, e sono stata molto incuriosita dal fatto che praticasse il Krav Maga”, spiega. “Quando ho visto il Baby Tonfa, un piccolo oggetto metallico appuntito e dai contorni tondeggianti, non ho avuto più dubbi: c’è una perfetta compatibilità con la lesione nella regione temporale della povera Chiara”, afferma.

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La nuova perizia condotta dal medico legale Cattaneo potrebbe "scagionare Alberto Stasi": le analisi sposterebbero l’orario della morte di Chiara in avanti, perché l’omicidio sarebbe avvenuto in più fasi distinte, rendendo così più solido l’alibi di Stasi

Regimenti sottolinea inoltre che i tagli sulle palpebre potrebbero essere stati inferti con una lama affilatissima e da una mano esperta, ma che il foro sulla tempia aveva da sempre destato perplessità tra i consulenti.

L’anatomopatologa Cristina Cattaneo, su incarico della Procura di Pavia, sta ora conducendo nuove verifiche medico-legali sulle cause della morte di Chiara Poggi, nell’ambito dell’indagine che riguarda Andrea Sempio. Quest’ultimo è stato convocato nei giorni scorsi presso l’Istituto di Medicina legale di Milano per una serie di misurazioni antropometriche.

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Andrea Sempio si è sottoposto a un esame antropometrico a Milano. Le misurazioni serviranno per ricostruire la dinamica dell’omicidio di Chiara Poggi nel 2007

Il principale punto d’interesse rimane la ricostruzione dell’orario del decesso: in 18 anni di indagini e processi, sono emerse otto diverse ipotesi, tutte comprese tra le 7:00 e le 12:30 del mattino del 13 agosto 2007, giorno del delitto.

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Un’eventuale revisione dell’orario del delitto potrebbe avere effetti dirompenti: se la morte di Chiara fosse avvenuta più tardi, l’alibi di Stasi risulterebbe molto più solido, aprendo la strada a una possibile revisione della verità giudiziaria

Se venisse confermato un orario della morte diverso da quello indicato precedentemente, Alberto Stasi potrebbe essere scagionato: uno dei motivi principali della sua accusa fu proprio quello dell'orario del delitto. Se l'ora del decesso fosse spostata in avanti però, l'alibi fornito da Stasi sarebbe molto più solido.

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La perizia condotta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo porterebbe a una nuova ricostruzione della dinamica del delitto, rendendo incompatibile la presenza di Stasi sulla scena del crimine