16 Ottobre 2025
L’europarlamentare Ilaria Salis ha scritto un post choc pubblicato il giorno dopo l'esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, nel quale ha parlato di “gesti disperati” e della crisi abitativa come causa alla radice della morte dei 3 militari Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello. Parole che suonano come una giustificazione della strage, a favore dei 3 occupanti - i fratelli Ramponi, che ha portato alla morte dei 3 carabinieri, che domani, nella basilica di Santa Giustina di Prato della Valle a Padova, verranno ricordati con i funerali di Stato Marco .
Nel post che ha acceso la polemica Salis ha promosso un incontro al Parlamento europeo per “confrontarsi e fare rete a livello europeo, con l'obiettivo di far avanzare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la causa per il diritto all'abitare”. Lo stesso messaggio ha suscitato sdegno diffuso per il fatto che l’europarlamentare non abbia dedicato neppure un pensiero immediato ai carabinieri caduti, di fatto confermando il suo "odio" verso le forze dell'ordine e il sostegno a chi occupa immobili, anche abusivamente.
Nella sua comunicazione, Salis scrive: “La crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d'Azzano”, dove, aggiunge, “alla radice di quei gesti disperati e terribili c'è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione”.
Le parole dell’europarlamentare hanno incontrato dure repliche perché — sottolineano molti osservatori — tendono ad accomunare il suicidio di un uomo disperato con l’attacco che ha causato la morte dei tre militari. Secondo gli inquirenti, infatti, nel casolare sarebbero state predisposte molotov, bombole di gas aperte e benzina sparsa per saturare l’ambiente: elementi che hanno portato la Procura a contestare il reato di strage agli autori della carneficina.
Salis non si è limitata alla ricostruzione delle cause sociali: “Se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi - è il pensiero di Salis - dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica”. Frasi che hanno ulteriormente alimentato la reazione contraria dell’opinione pubblica.
La vicenda ha polarizzato l’attenzione anche tra gli elettori: “Lei rappresenta l’Italia, lo Stato, a prescindere dal colore politico, per cui la sua parte è vicino alle famiglie di questi carabinieri”, ha scritto un utente tra i tanti, richiamando alla responsabilità istituzionale che, secondo molti, avrebbe dovuto prevalere in un momento di lutto nazionale.
I funerali di Stato — cui è prevista la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e numerose autorità — saranno l’occasione per l’ultimo saluto a Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, ricordati come servitori dello Stato caduti nell’adempimento del proprio dovere.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia