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Castel D’Azzano (VR), esplosione durante sgombero casolare innescata da bombola gas attivata da donna, 3 carabinieri morti e 13 feriti – VIDEO

Secondo le prime indagini, la casa era satura di gas e l’esplosione sarebbe stata innescata all’apertura della porta d’ingresso, investendo in pieno militari e agenti

14 Ottobre 2025

3 carabinieri sono morti e 13 tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti a causa di una violentissima esplosione avvenuta in un casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona. L’episodio si è verificato durante un’operazione di sgombero dell’abitazione, occupata da 3 persone. Secondo le prime ricostruzioni, la deflagrazione sarebbe stata provocata dall’innesco di una bombola di gas da parte di una donna. L’intero edificio, un vecchio casolare agricolo di 2 piani, è crollato travolgendo le forze dell’ordine impegnate nell’intervento.

Castel D’Azzano (VR), esplosione durante sgombero casolare innescata da bombola gas attivata da donna, 3 carabinieri morti e 13 feriti

Secondo quanto riferito, le forze di polizia erano giunte sul posto per procedere con lo sgombero, già programmato da giorni dopo vari tentativi di liberare l’immobile. Il casolare, fatiscente e già occupato in passato da braccianti, era abitato da 3 fratelli sulla sessantina che avevano più volte minacciato di farsi esplodere. Considerata la pericolosità della situazione, sul luogo erano stati fatti arrivare carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, unità operative di pronto intervento della Polizia, specializzate in azioni antiterrorismo.

Secondo le prime indagini, la casa era satura di gas e l’esplosione sarebbe stata innescata all’apertura della porta d’ingresso, investendo in pieno militari e agenti. I Vigili del fuoco, già presenti sul posto, sono intervenuti immediatamente, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. Tra gli occupanti, una donna è rimasta ferita: sarebbe stata lei ad azionare la bombola che ha provocato la deflagrazione. Un uomo e la donna sono stati fermati.

È una tragedia incredibile, dei comportamenti assurdi. Da parte mia c'è un dolore incredibile”, ha dichiarato il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, giunto sul luogo dell’esplosione. “Dovevamo eseguire - ha aggiunto - un decreto di perquisizione, si cercavano anche delle bottiglie molotov. Carabinieri e Polizia hanno cercato di agire in massima sicurezza e con tutte le attrezzature necessarie. Ma l'esito è stato inaspettato e molto doloroso”.

Profondo cordoglio anche dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che a Uno Mattina ha parlato di un “bilancio terribile, molto doloroso, drammatico”. Il ministro ha spiegato che si trattava di “un'operazione congiunta di Polizia, al momento dell'accesso dell'appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c'è stata l'esplosione”.

Una tragedia che, secondo Piantedosi, “segna la difficoltà, la complessità, la potenziale pericolosità di questo lavoro: dietro certe operazioni si celano delle insidie anche perché si ha a che fare con persone di difficile collocazione”. E ha aggiunto: “È possibile che qualcuno dall'interno abbia attivato una bombola di gas creando i presupposti per la deflagrazione: le due persone titolari dell'appartamento si sarebbero allontanate, una delle due - una donna - sarebbe ferita”.

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