06 Ottobre 2025
Era ora. Sta per giungere in Parlamento il disegno di legge contro i cosiddetti “baby influencer”. L’iniziativa, sostenuta in modo bipartisan da Fratelli d'Italia e Partito Democratico, mira a regolamentare l’attività online dei minori e a contrastare lo “sfruttamento web” dei più piccoli. L’obiettivo è riuscire ad approvare il provvedimento entro l’inizio del 2026. Il ddl propone un inasprimento delle regole sull’uso dei social network da parte dei ragazzini. Attualmente l’età minima per aprire un account è fissata a 13 anni, con il consenso dei genitori richiesto sotto i 14. La proposta intende “alzare l’asticella fino ai 15 anni per poter aprire un account” e stabilire che “dai 14 ai 16 anni i ragazzi possano fornire da soli il consenso al trattamento dei dati personali”. Un altro punto centrale riguarda la trasparenza delle sponsorizzazioni online. Entro 180 giorni dall’approvazione della legge, l’Agcom dovrà predisporre “linee guida” specifiche per i contenuti pubblicitari che coinvolgono minori. Le misure saranno orientate a garantire trasparenza dei video per evitare che “dietro un hobby sui social network si nasconda in realtà un’attività di lucro pubblicitario”. Sul fronte dei controlli anagrafici, il ddl prevede l’introduzione del “mini-portafoglio digitale europeo”, operativo entro il 30 giugno 2026. Lo strumento certificherà l’età degli utenti e permetterà l’accesso ai servizi web solo a chi rispetta i requisiti di età. In questo modo, “non sarà più possibile aprire un account fingendosi più grandi”
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