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Milano, morto Maurizio Rebuzzini, 74enne critico fotografico trovato in fin di vita nel ballatoio del suo studio, ipotesi omicidio con strangolamento

Sul corpo, i medici hanno riscontrato diverse ecchimosi e una ferita alla gola che ha spinto il pm di turno a disporre l’autopsia, avvalorando l’ipotesi di omicidio. Sul ballatoio del suo studio erano in corso lavori, con numerosi attrezzi presenti nell’area

18 Settembre 2025

Milano, morto Maurizio Rebuzzini, 74enne critico fotografico trovato in fin di vita nel ballatoio del suo studio, ipotesi omicidio con strangolamento

Maurizio Rebuzzini Fonte: Fb @Pontremoli Foto Festival

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio dopo la morte di Maurizio Rebuzzini, critico fotografico di 74 anni. L’uomo è stato trovato mercoledì sera agonizzante sul ballatoio del suo studio di via Zuretti, in zona Stazione Centrale, ed è deceduto poco dopo in ospedale. A dare l’allarme è stato il figlio. Sul corpo sono emersi segni compatibili con uno strangolamento.

Milano, morto Maurizio Rebuzzini, 74enne critico fotografico trovato in fin di vita nel ballatoio del suo studio, ipotesi omicidio con strangolamento

Gli agenti sono giunti al Pronto soccorso del Fatebenefratelli, dove Rebuzzini era stato trasportato d’urgenza dopo un arresto cardiaco. Sul corpo, i medici hanno riscontrato diverse ecchimosi e una ferita alla gola che ha spinto il pm di turno a disporre l’autopsia. Non viene esclusa l’ipotesi di omicidio. Sul ballatoio del suo studio erano in corso lavori, con numerosi attrezzi presenti nell’area.

Nato a Milano, Rebuzzini aveva sviluppato fin da giovane un forte interesse per la fotografia e il linguaggio delle immagini. Una passione che lo aveva condotto a una carriera accademica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove teneva corsi di Storia della fotografia. Ai suoi studenti trasmetteva un approccio rigoroso e critico, fondato sulla convinzione che la fotografia non fosse soltanto un mezzo espressivo, ma anche un documento storico e uno strumento per comprendere la società.

Nel corso della sua attività accademica, Rebuzzini ha promosso corsi, seminari e pubblicazioni che hanno indagato le trasformazioni del linguaggio fotografico, con particolare attenzione al rapporto tra immagine e cultura visiva.

Parallelamente, aveva fondato e diretto nel 1994 la rivista FOTOgraphia, presto divenuta punto di riferimento nel panorama editoriale dedicato all’immagine. L’esperienza si era poi ampliata con FOTOgraphiaONLINE, versione digitale che portava il dibattito critico anche in rete. La rivista non si limitava a presentare fotografie e portfolio, ma proponeva analisi, riflessioni teoriche e approfondimenti sulla fotografia come fenomeno culturale.

Rebuzzini curava personalmente molti numeri della rivista, selezionando contenuti e interventi in linea con il suo approccio analitico e documentaristico. In questo spazio editoriale, la fotografia veniva raccontata non solo come arte, ma come linguaggio sociale e memoria storica, capace di attraversare epoche e generazioni.

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