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Vaccino Covid, medico ‘no vax’ Ennio Caggiano assolto da accusa di “16 falsi certificati per esenzione”, Corte Ue: “Erano tutti motivati”

Le motivazioni, rese note nei giorni scorsi, accolgono integralmente la linea difensiva dell’avvocato Alessio Morosin. Il legale ha sempre sostenuto che Caggiano avesse agito secondo scienza e coscienza, rispettando i margini di discrezionalità riconosciuti al medico

12 Settembre 2025

Vaccino Covid, medico ‘no vax’ Ennio Caggiano assolto da accusa di “16 falsi certificati per esenzione”, Corte Ue: “Erano tutti motivati”

Ennio Caggiano Fonte: X @Perla19733917

È stato assolto dall’accusa di falso in atto pubblico il medico di base Ennio Caggiano, considerato ‘no vax’. La procura di Venezia lo accusava di aver firmato, tra settembre e dicembre 2021, 16 certificati di esenzione dal vaccino Covid considerati irregolari. Ma il giudice per l’udienza preliminare, Benedetta Vitolo, ha stabilito il non luogo a procedere, riconoscendo la legittimità del suo operato. Una decisione che trova fondamento nella Costituzione, nelle norme ministeriali dell’epoca e in una recente sentenza della Corte di giustizia europea.

Vaccino Covid, medico ‘no vax’ Ennio Caggiano assolto da accusa di “16 falsi certificati per esenzione”, Corte Ue: “Erano tutti motivati”

Per i magistrati lagunari, in piena emergenza sanitaria e con la campagna vaccinale appena avviata, il settantenne medico di Camponogara aveva firmatofalsi certificatiper permettere ad alcuni pazienti di sottrarsi all’inoculazione. L’accusa, però, non ha superato lo scoglio dell’udienza preliminare. Il gup Vitolo ha infatti sottolineato come “nell’ambito della propria autonomia clinica il dottor Caggiano ha rilasciato certificazioni temporanee, revocabili, individualizzate nel rispetto della normativa vigente – con puntuale osservanza sia dei criteri di adeguatezza terapeutica e consenso informato, che dei principi di precauzione e controindicazione”.

Le motivazioni, rese note nei giorni scorsi, accolgono integralmente la linea difensiva dell’avvocato Alessio Morosin. Il legale ha sostenuto che Caggiano, sospeso dall’Ordine e privato della convenzione con l’Usl 3 per le sue posizioni critiche sul vaccino – celebre il suo post “il vaccino rende liberi”, ritenuto offensivo per il richiamo ai campi di sterminio nazisti – avesse agito secondo scienza e coscienza, rispettando i margini di discrezionalità riconosciuti al medico.

Determinante, nella decisione, anche una circolare del ministero della Salute dell’agosto 2021 che regolava i criteri per i certificati di esenzione e la posizione del diritto europeo. “Una vaccinazione non deve essere somministrata quando è presente una controindicazione”, ricordava il ministero. A sua volta, la Corte di giustizia dell’Ue ha stabilito che “il sanitario che nutrisse dubbi, in occasione del trattamento di un paziente, quanto alla sicurezza o all’efficacia dei vaccini di cui trattasi, resterebbe libero di non raccomandarli o somministrarli”.

Per il giudice, dunque, non solo non vi fu falso, ma la condotta del medico si inseriva nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali, dall’articolo 32 sul diritto alla salute all’articolo 13 sulla libertà personale, anche in materia di trattamenti sanitari.

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