Covid, prosciolto chef barese Michelangelo Balzano, si era opposto a controllo Green pass dei carabinieri filmandoli: "Il fatto non sussiste"

Prosciolto lo chef barese Michelangelo Balzano che si era opposto al controllo del Green pass durante il periodo del Covid. Balzano non è solamente uno chef ma anche un volto sui social, dove vengono raffigurate anche le sue battaglie contro le chiusure forzate in epoca pandemica, come il lockdown. All’epoca, il 30 gennaio 2022, lavorava in un bar in cui i carabinieri erano entrati per portare avanti i controlli sul Green pass, il certificato verde che accertava l’inoculazione del vaccino Covid. Tuttavia, Balzano avrebbe legittimamente deciso di non esibirlo ed avrebbe effettuato dei filmati riprendendo i militari. Filmati che, secondo gli atti sarebbero stati portati avanti con “atteggiamento aggressivo” in quanto Balzano si sarebbe mostrato “refrattario al controllo”. Tuttavia, dopo più di due anni per lo chef è arrivata l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”, ed un sospiro di sollievo.

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Covid, prosciolto chef barese Michelangelo Balzano, si era opposto a controllo Green pass

Adesso Michelangelo Balzano gestisce un ristorante a Giovinazzo, e quei periodi sono ormai lontani. Il comportamento dell'uomo è stato definito dal giudice "certamente deplorevole perché irrispettoso ed offensivo". Tuttavia, non si è concretizzato "né nella prospettazione di un male ingiusto, né nell’impiego di energia fisica in termini di violenza". Una vittoria per Balzano ed un'altra sentenza pronta a fare giurisprudenza.

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Lo chef è stato processato dinanzi al Tribunale monocratico ed assolto perché "il fatto non sussiste". La sua sarebbe stata una "resistenza meramente passiva, biasimevole e irrilevante" dal punto di vista penale. A Balzano era stato notificato il verbale di diffida alla diffusione delle immagini oltre alla sanzione per non aver mostrato il Green pass, e contestata a resistenza a pubblico ufficiale "per essersi opposto con violenza e minaccia" al controllo. Sono tantissimi i lavoratori che durante il periodo del Covid sono stati costretti a vaccinarsi per ottenere il Green pass e portare avanti la propria attività. Altri invece hanno legittimamente deciso di non inocularsi perdendo il posto di lavoro e lo stipendio.