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Addio a Paul Baccaglini, trovato morto a 41 anni nella sua abitazione a Segrate l’ex inviato de Le Iene: ipotesi suicidio

Nato a Pittsburgh da padre americano, Eric Frank, e madre italiana, Paola Baccaglini, Paul aveva costruito la sua carriera tra Italia e Stati Uniti. In Italia il suo volto divenne noto al grande pubblico come inviato de Le Iene. Nel 2017 tentò di acquistare il Palermo

10 Settembre 2025

Addio a Paul Baccaglini, trovato morto a 41 anni nella sua abitazione a Segrate l’ex conduttore de Le Iene e patron del Palermo: ipotesi suicidio

Paul Baccaglini Fonte: X @IlContiAndrea

È stato trovato morto a soli 41 anni Paul Baccaglini, ex inviato delle Iene e per un periodo vicino a diventare proprietario del Palermo Calcio. Il corpo è stato rinvenuto nella sua abitazione di Segrate, alle porte di Milano. A fare la tragica scoperta è stata la compagna. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di suicidio. Sul caso indagano i carabinieri di Milano, mentre la Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Addio a Paul Baccaglini, trovato morto a 41 anni nella sua abitazione a Segrate l’ex inviato de Le Iene: ipotesi suicidio

Nato a Pittsburgh da padre americano, Eric Frank, e madre italiana, Paola Baccaglini, aveva costruito la sua carriera tra Italia e Stati Uniti. In Italia il suo volto divenne noto al grande pubblico come inviato de Le Iene. Archiviata la televisione, si era avvicinato al mondo della finanza, prima come trader, poi come fondatore del fondo Integritas Capital insieme a due soci, uno britannico e uno australiano.

Proprio grazie a quella società, nel 2017 Baccaglini firmò un pre-accordo per l’acquisto del Palermo Calcio, allora in Serie A. L’intesa con l’allora patron Maurizio Zamparini fu annunciata il 6 marzo di quell’anno. Lo stesso Zamparini, in una nota, sottolineò come Baccaglini “ha assicurato un programma con la copertura finanziaria per lo sviluppo del progetto sportivo legato a quello tecnico, per la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo”.

Tuttavia, il closing previsto non arrivò mai. L’1 luglio 2017 l’operazione saltò, con Zamparini che tenne per sé le quote della società rosanero. L’imprenditore friulano spiegò le ragioni del mancato accordo con parole durissime: “La proposta del legale di Paul Baccaglini e soci (Integritas Capital) in mio possesso, che sono pronto a mostrare, contiene un’offerta ridicola”.

Fin da subito, sulla trattativa aleggiarono ombre e dubbi. L’italo-americano non fornì mai dettagli sulla cifra dell’operazione né sull’identità dei presunti investitori: “Ci sono grossi imprenditori che vogliono rimanere anonimi”, aveva dichiarato. A destare ulteriori perplessità fu la stessa Integritas Capital, registrata nel Kent con capitale di 1.000 sterline, poi portato a 1.250, ma inattiva dal 2015.

Un puzzle rimasto irrisolto, che alimentò sospetti e critiche in città. I tifosi palermitani, tra marzo e luglio di quell’anno, seguirono con speranza e poi delusione una vicenda che si concluse con il fallimento dell’operazione.

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