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Ponte sullo stretto di Messina, gli Usa frenano il governo: "No all'inserimento nelle spese militari Nato", Mit: "Finanziato con fondi statali"

L'ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker frena l'Italia, ma il Mit: "Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa"

03 Settembre 2025

Ponte sullo stretto di Messina, gli Usa frenano il governo: "No all'inserimento nelle spese militari Nato", Mit: "Finanziato con fondi statali"

Ponte sullo Stretto di Messina

Niente inserimento del Ponte sullo Stretto di Messina tra le spese militari Nato. È questo il monito che arriva dagli Usa, che frenano il governo Meloni all'idea di inserire l'opera - che ha recentemente ottenuto il via libera da parte del Cipess -, come spesa militare per raggiungere l'obiettivo Nato del 5% del Pil. Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è però arrivata la replica: "Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa. Al momento, l'eventuale utilizzo di risorse Nato non è all'ordine del giorno e, soprattutto, non è una necessità irrinunciabile. L'opera non è in discussione", specifica una nota del Mit.

Ponte sullo stretto di Messina, gli Usa frenano il governo: "No all'inserimento nelle spese militari Nato"

Stop da parte degli Usa al governo italiano riguardo l'inserimento del Ponte sullo Stretto di Messina tra le spese militari Nato. Tutti i Paesi hanno raggiunto l'obiettivo del 2% Pil quest'anno, ma il vero obiettivo guerrafondaio della Nato è un altro: le spese per la difesa al 5% del Pil entro il 2035. Entro 10 anni ciascun Paese che fa parte dell'Alleanza Atlantica dovrà portare la spesa militare su quella soglia. Il 3,5% del Pil dovrà essere destinato alle spese militari tradizionali come armamenti, truppe e equipaggiamenti, mentre l'1,5% restante sarà restante sarà investito in sicurezza allargata che include cybersicurezza, infrastrutture critiche e mobilità militare.

Di certo, per Washington un'opera infrastrutturale come il Ponte sullo Stretto non deve far parte di queste spese. L'ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker ha dichiarato: "Ho avuto conversazioni anche oggi con alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa. L'obiettivo del 5% deve riferirsi specificamente alla difesa e alle spese correlate e l'impegno deve essere raggiunto con fermezza". Poi il riferimento esplicito: "Non si tratta di ponti privi di valore strategico-militare. Non si tratta di scuole che in qualche immaginario mondo di fantasia sarebbero state utilizzate per qualche altro scopo militare".

Tuttavia, tramite una nota il Mit ha già specificato che il Ponte verrà finanziato da fondi statali. 

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