20 Agosto 2025
Grand Hotel Imperiale
Bufera sull'hotel P43 Sicilian Suites di Ragusa. A sollevarlo, la turista israeliana Yulia Sharitz che ha provato a prenotare una camera presso la struttura e ha visto nella casella di posta elettronica in entrata una mail da parte del titolare, Andrea Leanza, dove le chiedeva di prendere una posizione su Gaza. In caso non riconoscesse il genocidio in corso, l'albergatore la invitava a prenotare altrove. La replica della turista è arrivata poco dopo: "Razzista e discriminatorio".
Il P43 Sicilian Suites di Ragusa ha sfidato apertamente le politiche del governo israeliano, chiedendo a una turista di Israele di prendere posizione sul genocidio a Gaza prima di confermare la prenotazione. Un gesto che ha acceso il dibattito internazionale sull'etica dell'accoglienza in tempi di conflitto.
Yulia Sharitz, residente a Rishon LeZion, si è vista recapitare un messaggio inequivocabile dal titolare Andrea Leanza: "Se ritieni che il tuo governo stia agendo in modo appropriato, ti preghiamo di cancellare la prenotazione e di prenotare altrove. Ma se anche tu sei sconvolta dagli eventi degli ultimi anni, saremo lieti di darti il benvenuto".
La risposta della turista israeliana è stata immediata: ha cancellato senza rispondere, definendosi "furiosa" per quello che considera un trattamento discriminatorio.
"Non si tratta di razzismo ma di una presa di posizione contro ogni guerra", ha spiegato Leanza. "Condanniamo senza riserve l'attacco del 7 ottobre, ma siamo altrettanto sconvolti dalla reazione sproporzionata del governo israeliano e dalle sofferenze inflitte alla popolazione civile di Gaza".
L'iniziativa del P43 Sicilian Suites rappresenta un precedente significativo nel settore turistico, dove spesso prevale l'indifferenza verso le tragedie internazionali. Leanza ha chiarito che la turista sarebbe stata accolta "senza problemi" se avesse preso le distanze dalla linea del governo Netanyahu, dimostrando come l'obiettivo non fosse discriminare gli israeliani ma sensibilizzare sulle conseguenze delle politiche belliche.
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