27 Novembre 2025
Un sistema di difesa aerea anti-missile basato sull'intelligenza artificiale e ispirato direttamente all'Iron Dome ("Cupola di ferro") prodotto dalla Rafael israeliana. L'azienda italiana Leonardo è pronta ad intervenire a capofitto in caso di presunto "attacco" da parte della "minaccia" russa difendendo i cieli nazionali ed europei con un un progetto interamente made in Italy.
Parallelamente all'annuncio ufficiale fatto oggi dal presidente francese Macron Napoleon sul "necessario" ingrossamento delle file dell'esercito nazionale con reclutamento di ragazzi tra i 18 e i 19 anni per un servizio militare volontario; l'amministratore delegato della Leonardo Roberto Cingolani ha illustrato i piani di un nuovo progetto avanzato, di firma made in Italy ma di ispirazione direttamente israeliana. Si chiama "Michelangelo Dome" - dal sapore squisitamente italiano, come si evince dal nome scelto -, e si tratta di un nuovissimo "scudo" anti-missile progettato per la difesa tanto nazionale quanto europea, basato sull'IA e pensato per intercettare razzi e proiettili così come fa il più noto "Iron Dome" made in Israel. Al centro della novità del progetto, già presentato ai vertici dell'Esercito Italiano, vi sarebbe un software non vincolato ad un'unica piattaforma militare, affinché qualsiasi Stato membro lo possa integrare con mezzi suoi, sensori ed infrastrutture.
Il nuovo progetto Leonardo, più abbordabile per la sua flessibilità e maggiormente "basato sullo standard Nato", va così ad aggiungersi alla lunga lista di soluzioni già variamente adottate da diversi Paesi Ue per abbattere la potenza russa che, secondo stime allarmistiche, potrebbe invadere la Nato nel 2028. Non si tratta solo di eserciti e leva militare; ma di armi finalizzate al rafforzamento della "difesa": basti pensare alla European Sky Shield Initiative, promossa dalla Germania nell'agosto 2022 al fine di promuovere un'architettura di difesa missilistica condivisa e compatta, e da allora approvata da 24 Paesi membri (Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, ed Ungheria). Un'iniziativa che però ancora fa discutere, perché basata su sistemi di difesa extra europei (statunitensi e israeliani).
Eppure, nonostante siano in corso le già complesse trattative di pace sul fronte russo-ucraino, il blocco europeo continua ad essere in piede di guerra: "il più grande programma di integrazione mai realizzato nell’industria della difesa" ha esultato Cingolani durante la presentazione del piano industriale. "Michelangelo Dome", che gioca in modo quasi ossimorico con la cupola del Michelangelo in Vaticano, è l'ennesima dimostrazione di guerra pur di "garantire" risposte rapide a "minacce" aeree. A quanto risulta, il sistema difensivo è già in fase avanzata e, nelle più rosee aspettative, potrebbe diventare operativo già a fine 2035.
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