04 Agosto 2025
Tragedia nella mattinata a Veternigo, in provincia di Venezia. Due operai sono morti dopo essere caduti in una fossa biologica presso un'abitazione privata, stroncati probabilmente dalle esalazioni. L'Inail ha diffuso un bollettino, secondo cui le denunce di decessi sul lavoro nei primi 6 mesi del 2025 sono 495, in aumento rispetto all'anno passato.
Una nuova tragedia sul lavoro ha sconvolto il Veneto: due giovani operai, di 30 e 23 anni, sono morti questa mattina a Veternigo, frazione di Santa Maria di Sala, cadendo in una cisterna per la raccolta di residui biologici mentre erano impegnati nella pulizia di una fossa settica presso un’abitazione privata.
Secondo le prime ricostruzioni, i due sarebbero rimasti vittime delle esalazioni venefiche sprigionate dalla vasca. I soccorsi, giunti rapidamente sul posto insieme a carabinieri, tecnici dello Spisal e vigili del fuoco, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei lavoratori. Il recupero dei corpi ha richiesto oltre un’ora di intervento, anche con il supporto del nucleo Nbcr per la messa in sicurezza dell’area.
Le vittime erano dipendenti di una ditta di traslochi che aveva subappaltato l’intervento a una società specializzata con sede a Marghera. L’incidente sarebbe avvenuto al termine delle operazioni di espurgo, in una struttura più profonda del normale, che ha probabilmente favorito l'accumulo di gas tossici. Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità.
La tragedia si inserisce in un quadro nazionale sempre più preoccupante. Secondo i dati Inail aggiornati ai primi sei mesi del 2025, sono già 495 le denunce di morti sul lavoro, in aumento rispetto alle 462 dello stesso periodo del 2024. Particolarmente significativo il dato dei decessi in itinere – cioè nel tragitto casa-lavoro – passati da 104 a 137. In lieve calo, invece, le denunce di infortunio complessive, scese da 250,766 a 249.549.
Allarmante l’aumento degli infortuni tra gli studenti, ora coperti dall’assicurazione Inail anche nelle scuole private e pubbliche di ogni ordine e grado. In diminuzione, invece, gli incidenti nei percorsi scuola-lavoro.
I sindacati tornano a chiedere maggiori controlli e investimenti sulla sicurezza. "Non possiamo continuare ad assistere a queste morti come se fossero inevitabili. Servono norme più stringenti e rispetto rigoroso delle procedure", commentano i rappresentanti delle sigle confederali.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia