Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Maturità, due casi di scena muta all’orale “per protesta”, Valditara annuncia riforma: “Chi boicotta sarà bocciato”

Dopo i casi dei due ragazzi veneti che si sono presentati all'esame orale rifiutandosi di sostenerlo, il ministro dell'Istruzione fa sapere che una riforma in arrivo potrebbe non rendere più possibile un gesto simile in futuro

10 Luglio 2025

Valditara: "Ridicola la lettera della preside sul fascismo. In Italia non c'è alcuna deriva violenta"

Valditara, fonte: imagoeconomica

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si è pronunciato sui due casi di maturandi veneti che si sono rinunciati di sostenere l'esame orale per protesta. Il politico ha parlato di una riforma che sarebbe in arrivo, con al centro proprio l'esame di maturità. Se questa modifica passasse in Parlamento, secondo il ministro: "Chi si rifiuterà di rispondere all'orale verrà bocciato, dovrà ripetere l'anno".

Maturità, due casi di scena muta all’orale “per protesta”, Valditara annuncia riforma: “Chi boicotta sarà bocciato

Dopo i casi di rifiuto di sostenere l'esame orale della maturità di Maddalena Bianchi, al liceo scientifico Galilei di Belluno, e di Gianmaria Favaretto, al liceo scientifico Fermi di Padova, Giuseppe Valditara ha dichiarato pubblicamente il suo dissenso.

Il ministro ha infatti deciso che con la prossima riforma dell'esame conclusivo del ciclo superiore d'istruzione, verranno puniti questo tipo di comportamenti. Secondo Valditara, chi non sarà "collaborativo" all'esame e chi deciderà apertamente e deliberatamente di sottrarsi alle domande della commissione come sfida al sistema scolastico sarà bocciato e dovrà quindi ripetere il quinto anno.

Il ministro ha dichiarato che la misura sarebbe "necessaria", valutando il boicottaggio come offensivo nei confronti del lavoro dei commissari, dei compagni di classe e della scuola in generale. Una "presa in giro svilente l'istituzione scolastica", quella di non rispondere all'esame orale per protesta.

La riforma di Valditara coinvolgerebbe anche l'esame in sé, che sarebbe rivisto per cercare di verificare non solo la preparazione scolastica e culturale, ma anche "il livello di maturazione complessivo, il grado di autonomia e di responsabilità raggiunto dallo studente". Nei progetti del ministro, questa modifica, insieme a quella della bocciatura automatica in caso di scena muta volontaria all'orale, dovrebbero entrare in vigore già per la maturità del 2026.

I casi di Gianmaria Favaretto e Maddalena Bianchi

Due sono i casi che hanno spinto il ministro dell'Istruzione e del Merito a pensare alla nuova norma anti-protesta. Gianmaria Favaretto, studente 19enne del liceo scientifico Fermi di Padova, si è rifiutato di rispondere alle domande del suo esame orale di maturità il 27 giugno scorso. Già matematicamente promosso, il ragazzo ha detto che "non si voleva piegare a un sistema dove contano solamente i voti". Stessa motivazione per Maddalena Bianchi, studentessa 19enne del liceo scientifico Galilei di Belluno, che ha disertato il suo orale nella giornata di giovedì 10 luglio.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x