15 Maggio 2025
fonte Facebook @chiarapetrolini
Come si sa già, Chiara Petrolini è rimasta ai domiciliari: niente carcere per la 22enne accusata di aver sepolto in giardino nella sua villetta a Vignale di Traversetolo i suoi due neonati. La ragazza è accusata di omicidio e soppressione di cadavere. Ecco le motivazioni della sentenza della Cassazione del 25 febbraio: "Chiara Petrolini può rimanere ai domiciliari perché i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili". Tuttavia, la Corte va in cortocircuito nella stessa sentenza, riconoscendo all'indagata "una elevatissima capacità mistificatoria e una non comune determinazione criminale".
La Cassazione sostiene che "Chiara Petrolini ha potuto commettere i gravissimi reati che le sono ascritti in quanto ella è stata capace di instaurare e coltivare una ricca ed articolata vita di relazione ed affettiva che in regime di arresti domiciliari le sarebbe, invece, giocoforza inibita e i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili".
Per i supremi giudici, "in altre parole, la concretezza della possibilità che Petrolini conosca qualcuno che, come avvenuto con Samuel Granelli, padre di entrambi i bambini deceduti e a lei legato per anni, riceva in casa e insieme al quale procrei altri figli per poi ucciderli e sopprimerne il corpo, deve essere saggiata in diretto rapporto alle restrizioni connesse alla detenzione domiciliare che, per quanto consta, non comporta, nella fattispecie, la facoltà di allontanamento, anche temporaneo, dall'abitazione".
La posizione dei genitori di Chiara Petrolini è stata archiviata. I due, padre e madre, era stati inizialmente indagati. Poi la loro posizione era stata stralciata. I genitori della 21enne, sono risultati - secondo le indagini - non a conoscenza dei fatti che hanno coinvolto la figlia.
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