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Per una rivoluzione copernicana della società: perché il meccanismo di emissione di moneta è il fulcro della società

Chiunque ipotizzi una società diversa da quella – profondamente iniqua – in cui viviamo, non può esimersi da una riflessione sull'emissione di moneta

23 Aprile 2025

Christine Lagarde

Christine Lagarde (fonte: Lapresse)

“Ci sono due giovani pesci che nuotano uno vicino all’altro e incontrano un pesce più anziano che, nuotando in direzione opposta, fa loro un cenno di saluto e poi dice: “Buongiorno ragazzi. Com’è l’acqua?” I due giovani pesci continuano a nuotare per un po’, e poi uno dei due guarda l’altro e gli chiede: “ma cosa diavolo è l’acqua?” (David Foster Wallace).

Proprio come quei due giovani pesci, gli economisti ignorano la realtà in cui si muovono. Del resto, una delle ultime serie riflessioni sulla moneta risale a più di cent'anni fa, ad opera dell'economista tedesco Georg Friedrich Knapp con l'importante contributo di Alfred Mitchell-Innes. La sua Teoria della Moneta Moderna, Teoria Monetaria Moderna (nota anche con l'acronimo inglese MMT Modern Monetary Theory), o neo-cartalismo, intende descrivere nel dettaglio le procedure e le conseguenze dell'utilizzo della moneta a corso legale emessa dallo Stato.

Per la Teoria della Moneta Moderna – citata anche da John Maynard Keynes nella pagina di apertura del suo Trattato sulla moneta - in un sistema di moneta legale, tutto il denaro è creato dal governo che quindi non ne rimarrà mai senza poiché lo emette e mette in circolazione.

Purtroppo, la situazione attuale è ben diversa, come riassume il sito ufficiale della Banca Centrale Europea:

“La moneta della banca centrale è garantita da un’istituzione pubblica, come la BCE. Nell’area dell’euro le banche centrali nazionali possono creare questo tipo di moneta. È più tangibile per i cittadini quando è sotto forma di banconote. Un altro tipo di moneta della banca centrale è rappresentato dai depositi che le banche commerciali detengono presso la banca centrale, ossia le riserve della banca centrale. Sono create elettronicamente attraverso le nostre operazioni di mercato aperto.

La moneta delle banche commerciali costituisce la maggior parte della moneta utilizzata di fatto dalle persone. Ha come garanzia e contropartita le attività detenute dalle banche commerciali. Quindi è creata dalle banche quando incrementano i loro bilanci. Se ad esempio una banca commerciale concede un prestito per l’acquisto di un’autovettura, crea così facendo moneta. E quando un prestito viene rimborsato la moneta creata scompare.”

Due chiarimenti essenziali per una corretta comprensione della questione:

  • 1) la BCE è un'istituzione privata. Traggo dal sito ufficiale: “La BCE appartiene alle banche centrali di tutti i paesi dell’UE. In un certo senso possono essere considerate come azioniste.”
  • 2) le banche centrali sono istituzioni private. Questi erano i primi 20 azionisti di Banca d'Italia al 19 febbraio 2025:
    1 UniCredit S.p.A. 15.000 2 Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti – INARCASSA 14.800 3 Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri – Fondazione ENPAM 14.800 4 Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense 14.800 5 Intesa Sanpaolo S.p.A. 14.736 6 Cassa Naz. Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti - CNPADC 11.000 7 BPER Banca S.p.A. 9.765 8 ICCREA Banca S.p.A. 9.367 9 Generali Italia S.p.A. 9.000 10 Istituto Nazionale della Previdenza Sociale 9.000 11 Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro 9.000 12 Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il personale della Banca d'Italia S.c.p.a.r.l. 9.000 13 Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. 9.000 14 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 8.500 15 Crédit Agricole Italia S.p.A. 8.438 16 Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. 6.300 17 Fondazione CARIPLO 6.000 18 Unipol Assicurazioni S.p.A. 6.000 19 Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e gli Impiegati in Agricoltura – Fondazione E.N.P.A.I.A. 5.880 20 Fondo Pensione Fondenergia 5.080.
    Ora, torniamo alla Teoria della Moneta Moderna, secondo la quale, in un sistema di moneta legale, tutto il denaro è creato dal governo che quindi non ne rimarrà mai senza poiché lo emette e mette in circolazione.
    Nulla è più lontano dalla realtà. Il denaro è creato dalla BCE, che “appartiene alle banche centrali di tutti i paesi dell’UE” che a loro volta – come appena visto - sono private.
    Lo Stato (tramite le sue istituzioni, in primis il Governo) non emette né mette in circolazione moneta. Per finanziare le proprie necessità, è costretto ad emettere titoli di Stato, indebitandosi nei confronti del mercato, al rendimento deciso dalla agenzie di rating (private).
    Il potere (che potremmo definire magico o divino) di emettere e mettere in circolazione moneta avente corso legale spetta alle banche private.
    Tutto il sistema economico mondiale è fondato sul prestito a interesse. Occorre prendere atto della realtà, comprendere cosa sia “l'acqua”: il nostro mondo Occidentale si fonda sul prestito dietro interesse (mutuo). Esiste una parte dell’umanità che trova tutto questo ripugnante. Fare affari con la Riba (Interesse, Usura) è haram secondo il Corano (Al-Baqarah, 278-279). Nell'Islam, ḥarām (in arabo: حرام‎ 'proibito') indica qualsiasi comportamento o situazione vietati dalla fede islamica; è contrapposto a ḥalāl ('lecito'). L'usura era vietata anche dai primi cristiani, ma ben presto i banchieri delle Signorie Rinascimentali compresero l'immenso potere del banco e contribuirono alla diffusione del contratto di mutuo.
    Si cita spesso l'eredità giudaico-cristiana: questo ne è un esempio lampante.
    Negli Stati Uniti, la FED è partecipata da 12 banche centrali regionali. Andate a studiare chi sono stati gli azionisti di quelle banche (e chi sono oggi) e comprenderete chi ha plasmato (e governa oggi) il mondo Occidentale.
    Mi limito a un paio di osservazioni del tutto ovvie:
    1 Se una Nazione godesse davvero di un'assoluta sovranità monetaria, non rimarrebbe mai senza denaro, poiché in caso di necessità lo emetterebbe e lo metterebbe in circolazione. Non lo dico io, l'hanno scritto gli economisti che hanno elaborato la Teoria della Moneta Moderna.
    2 Se una Nazione godesse davvero di un'assoluta sovranità monetaria, potrebbe garantire a ciascun cittadino un adeguato reddito di cittadinanza, emettendo e mettendo in circolazione denaro.
    A questo punto, sono certo che gli economisti, proprio come i pesci giovani nel racconto di David Foster Wallace, si stiano domandando di cosa io stia scrivendo: l'emissione di moneta provoca inflazione, il denaro – se emesso in eccesso – diventa carta straccia: tutte banalità frutto di un'insufficiente comprensione della questione.
    Al contrario, garantire a ciascun cittadino un adeguato reddito di cittadinanza, emettendo e mettendo in circolazione denaro, stimolerebbe i consumi interni e – come ci insegnano economisti illustri, primo fra tutti Federico Caffè - l'inflazione e i vincoli di bilancio sono problemi secondari (mi permetto di affermare molto secondari) rispetto a garantire un adeguato tenore di sussistenza alla popolazione.
    Qui un memorabile Federico Caffè: “Subordinare occupazione e salari al vincolo della bilancia dei pagamenti è pura follia. Il sistema giusto è quello di far servire la bilancia dei pagamenti, con appropriate scelte politiche, agli obiettivi di occupazione e di salari”.
    In un mondo prossimo venturo, il lavoro non sarà più garantito. L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, andrà cambiata la Costituzione. Non dubito che noi giuristi saremo in grado di apportare i necessari cambiamenti: tra di noi – per fortuna – siamo in molti a essere consapevoli dell''esistenza dell'acqua. Al contrario, gli economisti – che oggi sono i reggenti del mondo - non vedono più in là dell'esistente, sono completamente inadatti a gestire un doveroso cambiamento. Il motivo è molto semplice: sono al servizio delle banche e le banche non hanno nessuna intenzione di perdere il magico, divino potere di creare ricchezza dal nulla.

Di Alfredo Tocchi

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