11 Aprile 2025
Fonte: LaPresse
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso il regime di semilibertà ad Alberto Stasi. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007 a Garlasco, potrà stare fuori dal carcere di giorno per continuare l'attività lavorativa già in corso e per iniziare un percorso di reinserimento sociale. Stasi dovrà fare rientro al carcere di Bollate alla sera.
Nuova svolta nel caso di Garlasco. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto la semilibertà per il 41enne Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015 per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nel 2007. L'uomo potrà stare fuori dal carcere di Bollate dove si trova al momento detenuto, durante il giorno con il "prosieguo dell'attività lavorativa già in corso e l'appoggio abitativo presso lo zio" e per svolgere attività di reinserimento sociale. A sera, dovrà fare rientro presso la struttura di detenzione. La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano arriva dopo l'udienza del 9 aprile scorso in cui la Procura di Milano aveva chiesto il rigetto della richiesta di semilibertà avanzata dai legali di Stasi, ma i giudici avevano chiesto il rinvio del procedimento per valutare le circostanze legate all'ultima intervista rilasciata dal condannato 41enne a Le Iene durante un permesso, la quale non sarebbe stata autorizzata dal magistrato di Sorveglianza.
Dopo le valutazioni del caso, il Tribunale di Milano ha in seguito accolto la richiesta della difesa di Stasi escludendo la presunta violazione delle prescrizioni da parte del 41enne al concedere l'intervista. Secondo i giudici, il "percorso carcerario" di Alberto Stasi sarebbe stato "connotato dal rigoroso e costante rispetto delle regole, anche nel corso di benefici penitenziari concessi" e il lavoro da contabile amministrativo sarebbe stato svolto "con profitto", tanto da poter essere continuato "in regime di semilibertà", ha concluso il Tribunale.
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