04 Marzo 2025
Papa Francesco, fonte: imagoeconomica
La Santa Sede ha diramato un nuovo bollettino per far sapere come sta Papa Francesco dopo le due crisi respiratorie acute che lo hanno colpito nella giornata di ieri, 3 marzo 2025. Il Pontefice “ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo”, si legge nella nota. Bergoglio prosegue la terapia e la fisioterapia respiratoria dalla mattina di oggi, 4 marzo 2025, senza maschera, quindi con l'ossigeno ad alti flussi con i naselli.
Le condizioni di salute di Papa Francesco dopo le crisi respiratorie di ieri sono in miglioramento. Ma vista la complessità del quadro clinico, la prognosi resta riservata.
Intorno alle ore 11.30 il Vaticano ha fatto sapere che "la ventilazione è ad alti flussi, non usa più la ventilazione meccanica e quindi la mascherina". Bergoglio respira quindi con l'ossigeno ad alti flussi tramite i "naselli". La sua mattinata è trascorsa tra riposo e preghiere. Il prossimo bollettino medico sarà diramato nel tardo pomeriggio.
Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha avuto altre due crisi respiratorie acute causate “da un importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo”. Sono state eseguite “due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni”.
La situazione clinica del Papa che ha una polmonite bilaterale "è quella di una persona anziana e fragile con una patologia respiratoria cronica a cui si è aggiunta un'infezione respiratoria acuta. Sono quadri clinici molto comuni nella popolazione e che possono beneficiare di fisioterapia respiratoria". Così il professor Andrea Lanza, presidente Arir (Associazione riabilitatori dell'insufficienza respiratoria), che all'AdnKronos ha spiegato i benefici della fisioterapia respiratoria che è insieme prevenzione, cura e riabilitazione e continua anche nella fase post ricovero. "Spesso una fisioterapia respiratoria, con una patologia stabilizzata, previene le reinfezioni e la progressione della malattia. inoltre, un peggioramento del quadro clinico non implica che si debba interrompere la fisioterapia ma va adeguata alle nuove condizioni. L'intervento dello specialista si modifica quindi in base allo stato del paziente, con la possibilità di lavorare anche in situazioni gravi".
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