07 Febbraio 2025
Scoppia il caso Paragon. La società israeliana rescinde il contratto con l'Italia ed in particolare con due aziende, perché il governo italiano avrebbe utilizzato lo spyware per controllare le chat di Whatsapp di attivisti e giornalisti. Tra questi ci sarebbero Luca Casarini, il direttore di FanPage Francesco Cancellato e Husam El Gomati, un attivista libico che vive in Svezia. Si tratta di tre personalità critiche nei confronti dell'esecutivo, anche se nel nostro Paese sarebbero circa 7 le persone controllate. L'indiscrezione lanciata dal Guardian pone di nuovo l'attenzione sul tema della cybersicurezza in Italia. Il governo nega, la Commissione europea chiarisce: "Le indagini spettano alle autorità nazionali, ci aspettiamo che verifichino tali accuse". L'opposizione ha chiesto al sottosegretario Mantovano di riferire in Parlamento. Mantovano che, appena arriverà la convocazione, dovrà riferire al Copasir.
Paragon Solutions rescinde il contratto con l'Italia. Si tratta di una società produttrice di software di hacking di livello militare utilizzato in molti paesi, che ha deciso di interrompere il suo rapporto con i clienti italiani, vale a dire "un'agenzia di polizia e un'organizzazione di intelligence".
Circa una settimana fa, Meta ha informato 90 persone in oltre 20 Paesi di essere state spiate attraverso il software Graphite, di produzione dell’azienda israeliana Paragon Solutions. La società avrebbe "per eccesso di cautela" inizialmente sospeso il contratto con l'Italia già la settimana scorsa dopo che era emersa una prima accusa su un potenziale utilizzo abusivo dello spyware Graphite in grado di infettare telefoni cellulari accedendo anche a servizi criptati come WhatsApp e Signal. Dopodiché, l'azienda avrebbe accertato la violazione da parte dell'Italia dei termini di servizio e del quadro etico concordati nel contratto, e quindi deciso di rescindere il contratto.
Paragon solutions è una società israeliana produttrice dello spyware Graphite. Come altri produttori di spyware, Paragon - fondata dall'ex premier israeliano Ehud Barak - vende i suoi strumenti informatici a clienti governativi che dovrebbero utilizzarla per prevenire i crimini. L'azienda lavora esclusivamente con i governi, ai quali offre strumenti per ottenere l’accesso a smartphone e altri dispositivi elettronici in modo da spiarne i contenuti e le comunicazioni. Servizi utili ad esempio nelle attività antiterrorismo.
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