23 Ottobre 2025
Roma, 23 ott. (askanews) - Un polo logistico innovativo, a basso impatto ambientale e ad alto livello di efficienza energetica, inserito nel contesto storico-paesaggistico dell'area. A Castelnuovo di Porto, a pochi minuti da Roma, Prologis ha inaugurato un nuovo centro logistico di 37.500 m , segnando un passo fondamentale nello sviluppo di infrastrutture logistiche sostenibili nel Lazio. Il progetto, realizzato in stretta collaborazione con MARR S.p.A., società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice (ristorazione fuori casa) di prodotti alimentari e non-food, riflette l'impegno di Prologis nel coniugare innovazione, performance operativa e valore per le comunità locali.
"Roma - ha sottolineato Sandro Innocenti, Regional Head Southern Europe di Prologis - è un mercato in cui la disponibilità di spazi logistici è limitata, per cui è importante riuscire a espandersi sul mercato romano perché rappresenta il territorio con la maggior concentrazione di abitanti all'interno della rete autostradale e della rete del Grande Raccordo Anulare".
"Abbiamo rilevato in pratica un'area che non aveva altri sbocchi a livello industriale e abbiamo creato un vero polo di attività produttiva importante", ha detto da parte sua Andrea Foschi Presidente di MARR S.p.A.
Il progetto di Castelnuovo di Porto DC1 dimostra come anche la logistica possa contribuire in modo concreto alla qualità del paesaggio e alla valorizzazione del territorio. "Partiamo da un divario sociale abbastanza marcato e quindi l'attività produttive in questo territorio, soprattutto sulla parte che affaccia sulla tiberina, è di fondamentale importanza - ha aggiunto Riccardo Travaglini Sindaco di Castelnuovo di Porto - per creare occupazione ma soprattutto per portare servizi alle comunità che ne sono sprovviste da tempo".
L'edificio combina celle a temperatura negativa (-25°C), refrigerata e ambiente, per rispondere alle esigenze specifiche del settore della logistica alimentare e consentire la distribuzione e lo stoccaggio a temperatura controllata su larga scala. Cuore del progetto è il più grande impianto fotovoltaico realizzato da Prologis in Italia. "Questo è un magazzino con circa 60 % delle aree che sono refrigerate o sotto zero, una grande cella a meno 25 gradi, e questo ha un bisogno di impianti che li alimentino, che gli diano il freddo. Ma non avevamo sufficiente acqua dalla rete pubblica - ha spiegato Filippo Paris, Project Manager Prologis - ma non avevamo sufficiente acqua prelevata da pozzi. Abbiamo quindi deciso di utilizzare una tecnologia alimentata elettricamente e di alimentare questa tecnologia con un grande impianto fotovoltaico in autoconsumo presente sulla nostra copertura, un impianto di 2 megawatt potenzialmente estendibile fino a 3 megawatt".
Per rispettare il contesto verde e collinare in cui si inserisce il sito, le aree uffici sono state rivestite con facciate in acciaio corten, caratterizzate da tre diverse finiture che richiamano le sfumature calde delle cave di tufo circostanti. Il serbatoio e il container della stazione di pompaggio sono diventati una vera e propria opera di street art dedicata alla civiltà etrusca e realizzata dall'artista romano Hitnes.
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