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Manovra, esame blindato in Senato, 800 emendamenti delle opposizioni e 0 della maggioranza, sabato l’approvazione

Il governo vuole procedere verso l’approvazione mentre le opposizioni denunciano una discussione azzoppata

26 Dicembre 2024

Manovra in Senato, primo giorno di discussioni. L'opposizione si oppone: "ci portate alla recessione"

fonte: imagoeconomica

La legge di Bilancio è arrivata in seconda lettura a Palazzo Madama. L’iter è avviato, ma l’esame si sta svolgendo in un clima teso, dato che l’opposizione accusa il governo di limitare fortemente il dibattito parlamentare.

Infatti, la commissione Bilancio, pur avendo espresso il suo parere favorevole, non ha visto modifiche significative al testo. Con quasi 800 emendamenti presentati dall’opposizione e nessuno dalla maggioranza, la discussione sembra destinata a non arrivare a cambiamenti sostanziali.

L’iter in Senato

La seduta che avrebbe dovuto iniziare alle 18 di oggi è stata annullata, con i senatori che si ritroveranno per la discussione soltanto domani venerdì 27 dicembre, poche ore prima della riunione dell'Aula prevista alle 14. Non è da escludere che la commissione decida di chiudere i lavori senza concedere il mandato al relatore, dando di fatto libertà alla maggioranza di porre la questione di fiducia. L’approvazione in Senato è prevista questo sabato 28 dicembre.

"Alla luce del predetto parere il ddl bilancio è deferito alla quinta commissione in sede referente con il parere di tutte le commissioni permanenti. I rapporti delle commissioni in sede consultiva dovranno essere trasmessi alla quinta in tempo utile affinché quest'ultima possa riferire all'assemblea nella seduta 27 dicembre alle ore 14. Le commissioni sono autorizzate a convocarsi immediatamente per l'esame del disegno di legge", ha affermato la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, prima che venisse annullata la seduta delle 18 di oggi.

Le proteste delle opposizioni

Le opposizioni sono molto critiche riguardo a un procedimento che, secondo loro, mortifica il ruolo del Parlamento. Le forze politiche di minoranza esprimono un malessere profondo per un processo che dal 2018 vede la Manovra essere esaminata in un unico ramo del Parlamento, senza coinvolgere pienamente la seconda camera.

Il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Boccia, parla di una "Manovra arrivata morta", mentre il capogruppo del M5S, Stefano Patuanelli, sottolinea l'umiliazione a cui sarebbe sottoposto il Senato: “"Anche quest'anno, uno dei due rami del Parlamento viene mortificato e privato delle proprie competenze".

A questi si uniscono le dichiarazioni di Enrico Borghi di Italia Viva, che si dice insostenibile questa prassi. Anche all'interno della maggioranza emergono voci critiche: Maurizio Gasparri di Forza Italia, pur difendendo la Manovra, ammette che la sovranità parlamentare deve essere rispettata.

Il via libera della Camera, avvenuto il 20 dicembre, ha visto il testo approvato con 204 voti favorevoli e 110 contrari, ma non senza tensioni.

I provvedimenti della manovra

Tra i provvedimenti più discussi, la Manovra prevede la riforma delle aliquote Irpef, l’estensione del taglio del cuneo fiscale e un ampio intervento sugli sgravi fiscali per i redditi bassi. Tuttavia, i critici osservano che molte misure restano incomplete o inefficaci. L’aumento delle pensioni minime di soli 3 euro ha suscitato particolari polemiche, così come le modifiche ai bonus casa, che hanno portato a tagli significativi. Altri interventi riguardano le misure per la natalità e il sostegno alle PMI, ma l’impressione generale è che il testo, pur ben intenzionato, non riesca a risolvere i problemi strutturali del Paese.

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