22 Dicembre 2024
A margine del vertice Nord-Sud in Finlandia la premier ha difeso il ministro delle Infrastrutture e parlato di immigrazione, sicurezza e conflitto russo-ucraino - Foto: Governo
La premier italiana risponde alle ipotesi sul futuro politico di Salvini e rilancia il suo sostegno al ministro Piantedosi, durante il vertice Nord-Sud in Finlandia. Sul tavolo immigrazione, sicurezza e protezione dei confini della Finlandia, a pochi kilometri dal confine russo-ucraino.
Giorgia Meloni ha risposto alle speculazioni sul ritorno di Matteo Salvini al Ministero dell’Interno, in seguito alla sua recente assoluzione nel processo Open Arms. Intervistata a margine del vertice Nord-Sud a Saariselka, in Finlandia, Meloni ha dichiarato di essere soddisfatta del lavoro svolto dal ministro Piantedosi, confermando la fiducia al suo operato. La questione era stata sollevata dalle dichiarazioni dello stesso Salvini, che aveva rilasciato dichiarazione che alludevano ad un suo possibile ritorno al Viminale.
Durante la conferenza stampa, la presidente del Consiglio ha anche sottolineato l'importanza della sicurezza e della difesa, temi discussi intensamente durante il primo vertice Nord-Sud con i leader di Finlandia, Grecia, Svezia.
Possibile aumento dei contributi alla Nato al 5% del Pil
Meloni ha ribadito che l’Italia intende difendere i propri confini esterni, contrastando minacce come quelle provenienti dalla Russia e da organizzazioni criminali. La premier ha inoltre enfatizzato la necessità di rafforzare la Nato, che considera un pilastro fondamentale per la sicurezza dell'Europa.
“Il fatto che queste nazioni sono qui insieme a parlare di come affrontare le questioni principali, mostra che abbiamo capito che il mondo è cambiato e ora possiamo affrontare le sfide che abbiamo davanti. Questa iniziativa è molto preziosa e dovremmo ripeterla in futuro. Ci sono diverse sfide per l'Ue, ma due in particolare. Una è la sicurezza dei cittadini e la difesa. Dobbiamo fare tutti di più per garantire che il pilastro della Nato si rafforzi perché resta la pietra miliare della sicurezza e della difesa. Dobbiamo essere capaci non solo di guardare al fianco orientale, ma anche ad altri luoghi", ha dichiarato la presidente del Consiglio.
L’Italia, pur non raggiungendo ancora il 2% del Pil destinato alle spese militari, così come richiesto dalla Nato, ha espresso la volontà di aumentare il proprio contributo per il rafforzamento della sicurezza, cercando di formare un asse con i paesi ai confini esterni dell’Ue.
Rispondendo poi ad una domanda sull’ipotesi di Trump di innalzare il contributo dei paesi Nato al 5% del Pil, Meloni ha dichiarato di voler attendere: "Su Trump non dovremmo seguire i rumors: ho sentito per esempio l'ultima cosa che ha detto sull'Ucraina, ‘stiamo lavorando per la pace ma non possiamo avere la pace abbandonando l'Ucraina', che è all'incirca quello che ho detto io per anni. Aspetterei a capire esattamente quale sia la volontà del nuovo presidente degli Stati Uniti".
Convocata riunione su migranti e Albania
La premier ha poi annunciato una riunione domani sul tema del centro per migranti in Albania, commentando l’esistenza di “problemi di interpretazione sulle nuove regole”.
“Mi pare che la Cassazione abbia dato ragione al governo, è diritto dei governi stabilire quali siano i Paesi sicuri" mentre i giudici possono "entrare nel singolo caso, non disapplicare in toto", ha - affermato Meloni -, bisogna pensare fuori dagli schemi: l'Italia è stata la prima a fare un accordo con un Paese extra Ue, stiamo avendo qualche problema nell'interpretazione delle regole ma lo stiamo superando. Penso che sia un nuovo modo di affrontare questo problema",
Le dichiarazioni intervengono dopo che la premier ha posto la questione migrazioni al vertice, soprattutto per chiedere ai leader dei paesi europei di rendere prioritaria l’approvazione del nuovo patto Ue per l’asilo e la revisione dei paesi sicuri. La bozza del progetto dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2025.
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