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Treviso, Marco Magrin morto di freddo mentre dormiva in garage, il 53enne era stato sfrattato di casa da un attivista anti-sfratti

Il 53enne non si era rivolto ad amici, parenti e colleghi di lavoro probabilmente per non far conoscere la sua situazione. E' stato trovato con indosso un berretto e un giaccone. Cacciato da attivista anti-sfratti Andrea Berta

04 Dicembre 2024

Treviso, Marco Magrin morto di freddo mentre dormiva in un garage, il 53enne era stato sfrattato di casa

Marco Magrin, fonte: Facebook @Giovanni Giallombardo

Una vicenda tragica quella che ha visto protagonista il 53enne Marco Magrinmorto di freddo mentre dormiva in un garage. L'uomo era stato sfrattato dall'appartamento nel quale viveva da un attivista anti sfratti, Andrea Berta, no global del centro sociale Django, e nonostante non fosse disoccupato, non era riuscito a trovare un nuovo affitto in linea con le proprie disponibilità economiche. Alla fine è morto di stenti in un garage.

Il 53enne Marco Magrin morto di freddo in un garage

La tragica vicenda è avvenuta a Treviso. L'uomo, un 53enne originario del padovano, aveva ricevuto uno sfratto esecutivo dopo alcune mensilità non pagate. Il dettaglio più tragicomico della questione è che il proprietario è un militante del centro sociale trevigiano e attivista anti sfratti, secondo cui Magrin "non pagava l'affitto da mesi e se n'è andata da solo".

Era riuscito a tenersi le chiavi del garage ed era proprio qui che di notte si recava per dormire. Le rigide temperature delle scorse notti ne hanno messo a dura prova le condizioni di salute, portandolo alla morte nelle ore tra sabato e domenica. A lanciare l'allarme sono stati alcuni conoscenti e colleghi di lavoro, che non riuscivano a mettersi in contatto con lui: Magrin è stato ritrovato all'interno del box che utilizzava ormai come casa nella mattinata di lunedì: aveva ancora indosso un berretto e un giaccone pesante con i quali probabilmente cercava di ripararsi dal freddo.

Nessuna richiesta di aiuto a parenti e conoscenti 

Tutta questa vicenda è accaduta all'oscuro di parenti, amici e colleghi di lavoro, ai quali probabilmente il 53enne non si era rivolto per non rivelare quale fosse la sua reale situazione. I conoscenti che hanno richiesto l'intervento dei soccorsi, infatti, hanno indicato l'abitazione nella quale pensavano abitasse l'uomo, che è stato invece trovato nel garage. Oltre alla notizia della morte improvvisa, a lasciare sgomenti le persone che conoscevano la vittima sono state proprio le modalità: "Sono rimasto allibito, caro e vero amico mio e uomo d'onore d'altri tempi. Rimarrai per sempre una bella persona (e anche nel cuore di mia mamma e mio papà). Sono impietrito. Caro Marco, lavoravi ma... non si può morire a 53 anni in un garage. Non è questione d'orgoglio, l'argomento è più complesso- Fai buon viaggio Marco Magrin, rimarrai nei mio cuore in modo indelebile. Spero che questa immagine sia degna di te. Ciao Marco", lo ricorda un utente su Facebook.

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