24 Ottobre 2024
Matrimonio (foto Pixabay)
Un marito di Livorno ha "scoperto dopo 18 anni di matrimonio che la moglie era nata uomo". Ha chiesto dunque l'annullamento delle nozze, ma il Tribunale ha respinto la domanda. Secondo i giudici il fatto di non essere a conoscenza del sesso originario della moglie "non corrisponde ad errore sull’identità o sulle qualità della persona" e quindi si può procedere solo al divorzio. Nel corso delle udienze la donna ha rivelato che il marito "era a conoscenza del cambio di sesso".
L’uomo avrebbe scoperto l'originario sesso della moglie durante le pratiche per il divorzio e avrebbe poi chiesto l'annullamento del matrimonio appellandosi all’articolo 122 del codice civile che disciplina i casi in cui il vincolo matrimoniale può essere sciolto "per violenza o per errore".
I due si erano sposati nel 2003 e il loro matrimonio è durato 18 anni, fino al 2021 quando i due avevano deciso di separarsi. Nel corso della relazione, marito e moglie avevano anche deciso di avviare le pratiche per l’adozione di un bambino perché la donna non poteva avere figli. Secondo la versione fornita ai giudici dall’uomo, lei gli avrebbe raccontato di una malattia a seguito della quale i medici le avevano dovuto asportare l’utero e avrebbe dunque celato il cambio di sesso avvenuto nel 1992.
La moglie però ha raccontato ai giudici livornesi un’altra storia: il marito sarebbe stato informato sin dall'inizio della relazione, quindi anche prima di contrarre il matrimonio, del procedimento di rettificazione del sesso che era stato eseguito anni prima.
I magistrati in parte hanno creduto al marito. Stando al resoconto processuale, infatti, l’omissione del cambio di sesso da parte della donna sarebbe in effetti avvenuta, ma il marito "pur potendo approfondire aveva preferito non conoscere il motivo 'completo' per cui la moglie non potesse avere figli", anche se a un certo punto la donna gli aveva detto di essere disposta a raccontargli tutto.
Secondo quanto emerso, i due non avrebbero mai parlato in modo approfondito di queste questioni. Quando poi lui lo aveva scoperto, ossia nel 2022 durante una ispezione ipotecaria e catastale all’interno della causa di separazione, si era rivolto ad un legale per chiedere al Tribunale l’annullamento del matrimonio, al posto del divorzio. L'uomo aveva fatto appello "all'errore" previsto dall'art.122 perché, a suo dire, sarebbe stato indotto in errore proprio dall’omissione della moglie sul cambio di sesso, affermando che se lo avesse saputo prima non avrebbe prestato il suo consenso al matrimonio.
Secondo i giudici, però, "in ogni caso, anche ove si volesse qualificare tale mancata conoscenza in termini di errore, la domanda deve essere comunque respinta". Tale omissione per il Tribunale di Livorno "non risulta qualificabile né come errore sulla identità della persona né come errore essenziale sulle qualità personali dell’altro coniuge". Quindi non è possibile ricorrere all'annullamento del matrimonio, l'uomo può solo divorziare.
Quando si è diffusa la notizia, sul web numerosi utenti hanno ritenuto impossibile che l'uomo non si fosse accorto del sesso originario della moglie. Qualcuno ritiene che lui sapesse, ma che per lui andasse bene così e che ora abbia chiesto l'annullamento del matrimonio "facendo finta di essere stato ingannato solo per non divorziare e non dover pagare eventualmente gli alimenti alla moglie".
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