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Genova, due infermieri aggrediti dai pazienti in meno di 24 ore, "al pronto soccorso serve l'esercito"

Al Villa Scassi una donna è stata spintonata e minacciata con un coltello, al Galliera un uomo è stato colpito con un pugno al volto. Denunciati i responsabili

15 Settembre 2024

Genova, due infermieri aggrediti dai pazienti in meno di 24 ore, "al pronto soccorso serve l'esercito"

Due operatori sanitari aggrediti in meno di ventiquattro ore, al pronto soccorso del Villa Scassi e a quello del Galliera. Un’infermiera è stata spintonata da un trentunenne irritato perché la sua fidanzata non veniva visitata, un infermiere invece è stato colpito da un pugno al volto sferrato da un clochard che si era spazientito perché volevano metterlo in isolamento. Episodi che riportano l’attenzione su una emegenza nazionale che ha fatto ipotizzare al ministro della Sanità, Orazio Schillaci per questo genere di reati l’introduzione dell’arresto immediato e l’invio dell’esercito nelle corsie.
A livello locale, invece, è il responsabile del pronto soccorso del Galliera, Paolo Cremonesi, a invocare soluzioni: «Siamo il centro di prima emergenza più a rischio della città, perché raccogliamo un bacino d’utenza che comprende zone pericolose come i vicoli. Eppure il posto di polizia dalle 19 fino al mattino seguente non c’è. Ed è sguarnito pure nei festivi». Cremonesi sarebbe favorevole all’esercito: «È il questore a decidere le rotazioni del posto di polizia, anche i militari possono risultare utili pur di garantire un servizio 24 ore su 24».
Le ultime due aggressioni sono avvenute nelle notti passate. La prima nell’ospedale di Sampierdarena, dove un uomo di 31 anni ha accompagnato la fidanzata. Dopo aver insistito affinché la giovane venisse visitata al più presto, si è messo a urlare. E quando hanno tentato di calmarlo, ha dato più volte in escandescenze fino a spintonare un’infermiera e a minacciarla puntandole un coltellino. Non contento il trentunenne ha aggredito gli agenti delle volanti intervenuti. Finché non è stato riportato alla calma e perquisito: oltre al coltello, i poliziotti hanno trovato due tessere sanitarie intestate ad altre persone e un cacciavite. È stato denunciato per violenza e minacce a pubblico ufficiale, resistenza e oltraggio, interruzione di pubblico servizio, possesso ingiustificato di armi e ricettazione. La fidanzata, mentre lui veniva portato in questura, è stata visitata e dimessa dall’ospedale.
Al Galliera, nella notte di venerdì, a portare il trambusto al pronto soccorso è stato un clochard che si è presentato lamentando un forte dolore al petto. È stato registrato e visitato in tempi brevi, ma quando il medico gli ha trovato alcune macchie sulla pelle voleva farlo accomodare in via precauzionale in una stanza isolata per salvaguardare gli altri pazienti.
Appena un infermiere si è avvicinato per accompagnarlo, però, il quarantaseienne lo ha colpito con un pugno sul volto. Poi è scappato dall’ospedale. Una fuga di poche centinaia di metri, perché in via Silvio Pellico lo ha fermato una volante.

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