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Napoli, chi è Francesco D’Alterio, il 47enne pregiudicato scarcerato da 24 ore, alla guida della Smart ribaltata con 4 persone a bordo

Il tragico incidente a Giugliano svela una serie di gravi irregolarità: alla guida senza patente e con un'auto sovraccarica, D'Alterio ora rischia una pesante condanna per omicidio stradale mentre la madre della bambina è stata denunciata a piede libero

27 Agosto 2024

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Fonte: Facebook "Fanpage", X "Dagospia"

Francesco D’Alterio, il 47enne alla guida della Smart Fortwo con 4 persone a bordo piuttosto che le 2 per la quale la vettura è omologata, protagonista del tragico incidente che l’altro ieri, domenica 25 agosto, è costato la vita a Michelle Volpe, la bambina di 8 anni di cui era patrigno, ora rischia fino a 7 anni di carcere per omicidio stradale. Arrestato subito dopo l’incidente, D’Alterio risulta ora indagato per il reato di omicidio stradale insieme alla compagna nonché madre della piccola Michelle, Anna Boscaglia, di 37 anni e denunciata a piede libero per il medesimo reato. L’uomo era il conducente della Smart che si è ribaltata poco dopo le cinque del mattino lungo la via Domitiana, all'altezza del numero 99, a Giugliano. A bordo del veicolo, oltre a D’Alterio, si trovavano anche la compagna e le due figlie della donna, Michelle e la sorella maggiore di 16 anni, Jennifer Volpe. Michelle viaggiava in braccio alla madre, seduta sul lato passeggero, mentre la sorella era stipata nel piccolo bagagliaio dell'auto. Nonostante le gravi condizioni, la sedicenne è sopravvissuta, anche se ha riportato fratture multiple ed è attualmente ricoverata all'ospedale di Pozzuoli. L'indagine è attualmente coordinata dal Pubblico ministero Valeria Vinci, della Procura di Napoli Nord, diretta da Maria Antonietta Troncone e svolta dai Carabinieri della compagnia di Giugliano, guidata dal capitano Matteo Alborghetti.

Le indagini, il passato dell'uomo e le irregolarità emerse sin da subito

Le indagini condotte dai Carabinieri di Varcaturo e dal Radiomobile di Giugliano hanno rivelato immediatamente una serie di gravi irregolarità: Francesco D'Alterio, risulta privo di patente (che non ha mai conseguito) e il veicolo non era nemmeno assicurato. Tutte circostanze aggravate dal fatto che D'Alterio era un pregiudicato ed era stato scarcerato solo il giorno precedente, dopo aver scontato una pena per furto in detenzione domiciliare, dalla quale aveva anche tentato di evadere e per questo aveva trascorso oltre un anno in cella prima di finire di scontare il resto della pena in casa propria. Le quattro persone erano letteralmente stipate all'interno della minuscola Smart, una condizione che ha probabilmente contribuito al ribaltamento del veicolo e alla morte di Michelle. Dai rilievi tecnici degli inquirenti sulla piccola city car, sono stati riscontrati sin da subito una marcata usura degli pneumatici mentre sono in corso gli accertamenti per verificare se la vettura fosse stata sottoposta al collaudo presso centri autorizzati. Da verificare anche lo stato dell'impianto frenante. In ogni caso, il veicolo è stato posto sotto sequestro su decisione del Pm. In via di definizione anche le cause che hanno determinato il ribaltamento mortale: dalla velocità sostenuta al fondo stradale umido, reso viscido dall'umidità della notte e ancora più scivoloso da un sottilissimo strato di fango. Le aggravanti specifiche, come la guida senza patente e senza assicurazione, saranno determinanti nel processo per D'alterio e la presenza di queste rende molto probabile una condanna significativa, poiché non ci sono elementi a favore del conducente che possano attenuare la sua responsabilità. Questo incidente, il quale ha causato la morte di una bambina innocente, è la dimostrazione di come una serie di scelte irresponsabili possa avere conseguenze devastanti.

Il silenzio dei responsabili: la mamma di Michelle denunciata a piede libero

Francesco D'Alterio dovrà rispondere in tribunale delle proprie azioni, mentre la madre di Michelle, Anna Boscaglia, potrebbe anch'essa affrontare conseguenze legali, poiché non solo viaggiava senza cintura di sicurezza, ma potrebbe essere ritenuta responsabile per non aver adeguatamente vigilato sulle figlie durante il viaggio e per questo è stata denunciata a piede libero sempre per omicidio stradale. Al momento però, l'inchiesta è ostacolata dal silenzio di D'Alterio, che è risultato negativo all'alcol-test (mentre si è in attesa di quello sulla eventuale assunzione di stupefacenti), e dalla reticenza della mamma della povera Michelle. La donna, dopo essere stata dimessa dall'ospedale di Giugliano, nemmeno si è presentata a un consulto con un chirurgo, specialista maxillofacciale presso l’ospedale di Pozzuoli, per la valutazione delle sue condizioni e delle eventuali cure chirurgiche, data la gravità delle lesioni al volto riportate nel terrificante ribaltamento della piccola vettura. Boscaglia non avrebbe rilasciato dichiarazioni agli investigatori. In auto, secondo quando rilevato dai militari dell'Arma della Compagnia di Giugliano, non c'erano bagagli, né attrezzature come ombrelloni e sdraio. La piccola automobile, tra l'altro, con quattro persone a bordo non si presta per grandi spostamenti e carichi eccessivi, data l’assenza di spazio. È probabile che tornassero da una festa o che avessero trascorso la serata fuori. D'Alterio aveva appena finito di scontare gli arresti domiciliari per furto ed è plausibile che avesse deciso di festeggiare. I carabinieri non hanno trovato sull'asfalto tracce di frenata o la presenza di detriti appartenenti ad altre vetture, il che dimostrerebbe che l'incidente sia stato provocato dalla velocità o da qualche distrazione del conducente. Insomma, ancora tanti dubbi che solo le indagini di queste ore potranno chiarire.

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