03 Luglio 2024
Lanfranco Principi, sindaco di Aprilia, fonte: facebook @Lanfranco Principi Sindaco
Ad Aprilia, un comune di circa 75mila abitanti in provincia di Latina, sono state sottoposte a misure cautelari 25 persone, tra cui il sindaco del comune Lanfranco Principi. Le accuse vanno dall'associazione mafiosa finalizzata alla consumazione di estorsioni all'usura, da reati contro la pubblica amministrazione al traffico di sostanze stupefacenti.
Gli arresti sono esito di una vasta operazione, disposta dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Roma, effettuata dalla direzione investigativa antimafia e dal comando provinciale dei carabinieri di Latina per dare esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale capitolino su richiesta della procura. Le persone raggiunte dalle misure cautelari farebbero parte di un'associazione mafiosa radicata nella città. Secondo l’accusa, il sodalizio criminale aveva come fini quelli di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici ad Aprilia e nei comuni confinanti tramite estorsioni e intimidazioni, e intendeva ostacolare il libero esercizio del voto. Coinvolto anche il sindaco Lanfranco Principi, eletto nel maggio del 2023 da una coalizione sostenuta dal centrodestra, dopo che per anni aveva prestato servizio come consigliere nel Consiglio comunale.
Le indagini erano state avviate nel marzo 2018 dal centro operativo di Roma della Dia assieme al reparto territoriale carabinieri di Aprilia, sotto il coordinamento della Dda romana. Secondo l'accusa ci sarebbe un'associazione mafiosa che, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà, avrebbe operato con l’intenzione di commettere delitti di varia natura: traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata, rapine, lesioni e minacce volte a imporre il dominio sul territorio e a guadagnare il sostentamento di affiliati detenuti. Oltre a questi reati, le 25 persone sottoposte a misure cautelari sono state accusate di reati di usura ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia finalizzati a ottenere ingenti somme di denaro e tramite l'imposizione di tassi da usura, detenzione e porto di armi.
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