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Omicidio Pescara, Thomas Luciani morto per lesioni ai polmoni, gli esiti dell'autopsia, in mille alla fiaccolata in suo ricordo

L'esame autoptico ha confermato le 25 coltellate inferte che hanno causato lesioni ai polmoni del ragazzo. La città di Pescara è sotto shock e lo ricorda con una fiaccolata

27 Giugno 2024

Pescara, sedicenne ucciso da 25 coltellate per debito di droga, testimone: "Christopher era quasi morto e loro gli dicevano di stare zitto"

Arrivano gli esiti dell’esame autoptico del corpo del giovane Thomas Luciani, trovato morto la scorsa domenica nel parco Baden Powell di Pescara. A provocare la morte del ragazzo sono state delle lesioni ai polmoni.

 Thomas Luciani morto per lesioni ai polmoni, gli esiti dell'autopsia

L’autopsia è durata sei ore ed è stata lunga e complessa, secondo quando detto dal medico legale che la effettuata, Christian d’Ovidio. A presenziare anche il collega Ildo Polidoro, perito di parte della famiglia della vittima. Si è riscontrato che le lesioni, causate dalle ferite inferte, hanno interessato entrambi i polmoni e hanno provocato uno shock emorragico irreversibile. è stato confermato il numero di 25 coltellate inferte al ragazzo. Secondo l’ispezione, il giovane sarebbe morto rapidamente. Entro 60 giorni il medico legale rimetterà la sua relazione alla Procura presso il Tribunale dei Minori dell'Aquila. Secondo le ultime ricostruzioni, i due giovani assassini avevano fumato hashish; avevano infierito sulla vittima, già ormai morente, senza nessun pentimento. È emerso ieri un selfie, sul telefono di un indagato. I due si erano fatti una foto in spiaggia assieme e si erano vantati con gli amici delle coltellate inferte. Un cambio d’abiti registrato dai sistemi di sorveglianza contribuisce al sospetto di un omicidio premeditato.

Veglia e fiaccolata in ricordo i Thomas: presenti in mille

Di fronte a una violenza così efferata e all’insensibilità dei giovani indagati, la città di Pescara è sotto shock e inizia a interrogarsi seriamente sulle situazioni di disagio giovanile. Dice Giuseppe Belelli, procuratore capo di Pescara: "È un delitto che denota, ma dico in generale, senza riferirmi poi ai fatti specifici, un quadro di disagio più che esistenziale, direi culturale, dove l'ansia da social, l'ansia di seguire, di far emergere, di essere i primi, migliori, più duri, più forti, più cattivi, è diffusa". Di fronte al parchetto in centro città, dove Thomas è stato ucciso, si legge ora "Crox vive" su uno striscione appeso all’ingresso del parco - Crox era il soprannome con cui il giovane sedicenne era conosciuto. Lo striscione è stato voluto da amici e conoscenti della vittima. Sotto di esso, ha preso avvio la veglia di preghiera e la fiaccolata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio. Un migliaio di persone hanno deciso di partecipare, per commemorare il ragazzo. All’adunata cittadina presenti il sindaco Carlo Masci, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Carlo Solimene, il comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Barbera e altri politici e rappresentanti delle forze dell’ordine. Di fronte al parco, fiori e bigliettini, ricordano la giovane vittima.

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