16 Giugno 2024
Hanno raggirato un’anziana e la badante, fuggendo con contanti e gioielli per un valore di circa dodicimila euro. Una truffa iniziata con il racconto di un presunto incidente stradale in cui sarebbe rimasta coinvolta la figlia di una novantenne residente in via Monte Zovetto, nel quartiere genovese di Albaro. Ad annunciare il fatto «appena capitato» un finto carabiniere, che ha telefonato alla pensionata provocandole un forte stato d’ansia. «Signora ci sono da pagare migliaia di euro, altrimenti sua figlia finisce in carcere», le ha spiegato il suo interlocutore.
Ma siccome l’anziana cominciava a tremare, la badante - una cinquantenne di origine sudamericana - le ha preso la cornetta dalle mani. Chi era dall’altra parte non si è perso d’animo e ha trovato un modo per allontanare l’assistente: «Oltre a saldare le spese legali, qualcuno dovrebbe venire nella nostra caserma di corso Gastaldi (in quella strada non c’è una caserma, ndr) a ritirare gli effetti personali della parente della signora». Compito di cui si è fatta carico la badante, visto che la nonnina fatica a camminare. Il falso militare si è fatto pure dare il numero di cellulare dall’assistente della novantenne per darle indicazioni al telefono (in realtà voleva solo controllare i suoi spostamenti). Così, quando quest’ultima è uscita di casa, un complice si è presentato nell’appartamento di via Monte Zovetto.
Suonando due volte il citofono, come faceva la badante per farsi aprire: la pensionata credendo fosse lei, ha spianato la strada al truffatore. L’uomo ha fatto finta di scattare alcune fotografie («per sua sicurezza, nel caso le venissero restituiti»), poi si è diretto in cucina dove il compare che aveva appena telefonato aveva detto di mettere soldi e gioielli. Ha preso i preziosi, quindi si è attardato per frugare in cassetti e armadi alla ricerca di qualcos’altro da rubare. La sua ricerca è stata interrotta dal suono del campanello. Alla porta è andato il ladro stesso, e quando ha visto la badante - rientrata in anticipo perché insospettita dall’insistenza di chi le stava parlando al cellulare da una ventina di minuti - l’ha spinta via e si è messo a correre per le scale, inseguito dalla cinquantenne che gridava agli altri condomini di chiamare subito le forze di polizia. Quando sono arrivate le volanti era già sparito.
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