27 Marzo 2024
Nicola Gratteri (foto LaPresse)
"I test psicoattitudinali ai magistrati? Allora anche chi governa deve farli": lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, commentando l'ok arrivato dal Consiglio dei ministri ai test psicoattitudinali per l'accesso alla professione dei magistrati, già a partire dal 2026. "Dato che ci troviamo - ha aggiunto Gratteri - dovremmo fare anche narcotest e alcool test, poiché chi è sotto l'effetto di droghe e alcool può fare ragionamenti alterati e può essere sotto ricatto".
"Se vogliamo farli - ha aggiunto Gratteri - i test psicoattitudinali dovrebbero essere fatti sui magistrati ma anche per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica". Lo ha detto il procuratore di Napoli nel corso di una conferenza stampa. "Dato che ci troviamo dovremmo fare anche narcotest e alcool test, poiché chi è sotto l'effetto di droghe e alcool può fare ragionamenti alterati e può essere sotto ricatto", ha poi aggiunto.
Le dichiarazioni di Gratteri arrivano a commento di quanto stabilito dal governo che ha dato il via libera ai test psicoattitudinali per l'accesso alla professione dei magistrati, già a partire dal 2026. I questionari, tra gli altri aspetti, verranno utilizzati per valutare la personalità dei candidati. Il decreto legislativo, approvato durante l'ultimo Consiglio dei ministri, ha subito modifiche fino all'ultimo, ma ciò non ha attenuato le proteste dell'Associazione Nazionale Magistrati. L'Anm, infatti, ha chiarito di non essere soddisfatta e il presidente Giuseppe Santalucia ha criticato aspramente la normativa, definendola "irrazionale" e annunciando la possibilità di mobilitazioni future.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia