16 Febbraio 2024
Fonte foto: Imagoeconomica.it
La Guardia di Finanza ha individuato 500 milioni di euro nei conti esteri nell’indagine sul presidente di Stellantis John Elkann, il commercialista di famiglia (nonché presidente della Juventus) Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs von Grünigen. L’inchiesta è quella per violazioni fiscali che la procura di Torino ha aperto dopo un esposto di Margherita Agnelli, la madre di Elkann. Si tratta di un tesoretto riconducibile a un patrimonio estero del padre poi passato a Marella Caracciolo.
La Guardia di Finanza era a caccia del tesoro da mezzo miliardo di euro nei paradisi fiscali e proprio quella era la cifra indicata da Margherita che si trovava nelle 16 società offshore delle Isole Vergini britanniche, anche queste riconducibili a Gianni Agnelli e alla moglie. Secondo la tesi di Margherita quel patrimonio le è stato occultato: trasferito prima a sua madre e poi ai suoi figli John, Lapo e Ginevra. Le tracce dei conti esteri sarebbero state ritrovate durante la perquisizione in Corso Vittorio Emanuele II, in una villa con facciata neoclassica e dipinta con il “giallo Torino” nel quartiere di Crocetta. Nella villetta ha sede la filiale italiana della Pictet Cie Europe S.A. Ovvero una banca privata svizzera con domicilio in Lussemburgo. Poi c’è la P. Fiduciaria, che nel CdA ha Carlo Re, legale di Elkann, e come presidente del collegio sindacale proprio l’indagato Ferrero. La fiduciaria dichiara 108 clienti e investimenti per un miliardo e 268 milioni.
Secondo gli investigatori ci sono "ulteriori beni, produttivi di redditi, riconducibili a Gianni Agnelli" e che sarebbero detenuti da società terze in paradisi fiscali riconducibili a Marella Caracciolo. Nell'inchiesta del il Fatto Quotidiano vengono citate la Bundeena Consulting Inc. B.V.I., costituita il 15 luglio 2004 a Tortola nelle Isole Vergini, poco dopo il patto con la figlia. Inoltre la società avrebbe un capitale di 900 milioni. Inoltre, da quanto traspare, tutte le società hanno conti di riferimento nella banca Morgan Stanley A.G. di Zurigo.
Le firme di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli, su "documenti di rilievo" come "le aggiunte testamentarie" e " contratti di locazione sugli immobili italiani" sarebbero di "natura ragionevolmente apocrifa". Così i pm di Torino nell'inchiesta scaturita dopo un esposto di Margherita Agnelli, figlia di Marella e dell'Avvocato. Nuovo capitolo che si aggiunge in merito all'inchiesta innescata da un esposto di Margherita Agnelli per l'eredità di Agnelli. La procura di Torino indaga su presunte violazioni in materia di dichiarazione dei redditi che ha portato a tre iscrizioni nel registro degli indagati. John Elkann, Gianluca Ferrero e Urs von Grünigen.
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