22 Dicembre 2023
Elena Cecchettin, fonte: Enrico Rossi, @Facebook
Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è stata eletta persona dell'anno da L'Espresso. Il settimanale l'ha scelta per ricordare quello che è stato il 2023, e sperare nel futuro: "La sorella di tutte noi".
Elena Cecchettin è apparsa nella copertina con un ritratto di Ilaria Magliocchetti Lombi. Le sue parole sul patriarcato e la cultura dello strupro, hanno trasmesso a molti responsabilità collettiva, dopo la lunga catena di femminicidi che hanno scandito l'anno.
L'efferato omicidio verso Giulia Cecchettin, compiuto dall'ex fidanzato Filippo Turetta ha invogliato la sorella a parlare ai microfoni di molte trasmissioni al fine di sensibilizzare gli uomini. È a loro che si è rivolta, sollevando così un aspro dibattito sul patriarcato.
Nonostante il gravissimo femminicidio contro la 22enne veneta, i commenti di Elena Cecchettin non sono stati apprezzati da tutti. Tantissimi uomini hanno detto di non sentirsi affatto in colpa per quanto accaduto. Anche nelle televisioni, molti personaggi famosi hanno affermato che se si pone il problema su tutti, allora vuol dire che la colpa non è di nessuno.
I commenti sul Web in merito alla notizia su Elena Cecchettin sono stati vari. Su X, Martina Ecca scrive: "Mamma mia quanto vi disturba che una donna che dà voce a sua sorella e a tutte le donne vittime di violenza finisca in prima pagina per il suo impegno e le venga riconosciuto. Mammamia quanto vi fa paura una donna che non sta zitta. Avanti tutta, #ElenaCecchettin. Non sei sola". A questo post, un'altra donna, Eleonora Cassani, ha risposto: "Le donne uccise sarebbero da copertina, non una ragazza che ha trovato il verso per farsi notare! Mi scusi non mi fa pena Elena, sento un immenso dolore per Giulia, Vanessa, Pamela, Martina, Oriana, Alina, Giuseppina, Antonia, Melina, Santa, Stefania, ecc.....solo nel 2023!". Martina Ecca ha replicato: "Elena non le deve fare pena, Elena è da ringraziare, affiancare, supportare. C'è che dovremmo essere tutte dalla stessa parte. Schierate in difesa del nostro diritto a esistere. Libere. Eppure non è così".
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