22 Dicembre 2023
Fonte foto: Laura Borina Facebook
Laura Borina è morta all'improvviso a soli 26 anni. Studentessa iscritta alla Facoltà di Lingue dell'Università Cà Foscari di Venezia, la ragazza ha avuto un malore improvviso lunedì 18 dicembre, mentre era a casa. Da quanto ricostruito nelle scorse ore, Borina non riusciva più a parlare. Una reazione che ha da subito spaventato i familiari: la 26enne è stata trasferita in ospedale ma qualche ora dopo è morta. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse. Il pm della procura di Venezia, Giovanni Gasparini, ha disposto la raccolta delle cartelle cliniche e valuta l'autopsia per capire quale sia la causa della morte della giovane.
Continua a far parlare il caso di Laura Borina, la 26enne morta dopo un malore improvviso a Venezia. La ragazza era tornata nella casa che condivideva con il fidanzato, ma ha iniziato a sentirsi poco bene, facendo non poca fatica nel parlare. Da lì la chiamata al 118 e l'arrivo, insieme al compagno, al pronto soccorso dell'ospedale Santi Giovanni e Paolo. Nel nosocomio la ragazza è stata sottoposta ad una serie di esami e visiti, che hanno portato al riscontro della presenza di una forte anemia e di valori alterati dell'emoglobina. Poi il ricovero e il decesso nella tarda mattinata di martedì 19 dicembre per "via di un peggioramento improvviso, un crollo dei valori" che l'avrebbe portata ad avere un aneurisma cerebrale. Motivazioni che non convincono i familiari, che hanno chiesto di indagare sulla scomparsa di Laura Borina.
Laura Borina era originaria di Spercenigo di San Biagio di Callalta dove vive la sua famiglia. Si era trasferita a Venezia per motivi di studio, lavorava all'Hard Rock Café per pagarsi l'Università. Le mancava solo un esame prima della laurea. Stando a quanto riferito in una nota dall'Azienda sanitaria Usl 3, Laura era "ricoverata nel reparto di Unità intensiva coronarica dell'ospedale civile di Venezia, la paziente è stata visitata e trattata nel rispetto delle linee guida standard delle cure. A fronte della sintomatologia e del rapido evolversi del quadro clinico, una volta arrivata al Pronto soccorso è stata ricoverata e ogni intervento utile a salvarle la vita è stato intrapreso durante l'improvvisa crisi che l'ha portata al decesso. L'Usl 3 ha disposto il riscontro diagnostico per verificare nel modo più preciso possibile le cause della morte, ed è vicina alla famiglia della paziente che piange la sua prematura scomparsa".
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