Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Elisabetta Federico, morta a 17 anni per errore medico in un trapianto di midollo osseo al Bambin Gesù, la storia nel libro "Le tre vite di Lisa"

Continua il tour di presentazione del libro "Le tre vite di Lisa", che farà tappa il 2 dicembre a Torrita Tiberina ed il 15 dicembre a Roma

29 Novembre 2023

Elisabetta Federico, morta a 17 anni per errore medico in un trapianto di midollo osseo al bambin Gesù, la storia nel libro "Le tre vite di Lisa"

Elisabetta Federico, Lisa, ha perso la vita il 3 novembre 2020 presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma a seguito di una infusione dell’equivalente di 350 millilitri di globuli rossi incompatibili nel quadro di uno scriteriato trapianto di midollo osseo praticato nell’intento di curare una patologia non oncologica.

A più di tre anni dalla morte di Lisa, i primissimi passi compiuti nei tribunali hanno fatto chiaramente prospettare come questo disgraziatissimo evento potrà avere pochissime possibilità di ottenere giustizia. Troppo influenti i potentati contro cui noi genitori ci troviamo a combattere per sperare che, per quello che può valere, le atrocità commesse sul corpo di Lisa vengano pubblicamente riconosciute come tali.

E allora noi genitori abbiamo deciso di intraprendere una via alternativa per diffondere più possibile la storia della nostra povera figlia affinché orrori del genere non abbiano più a ripetersi nei centri ospedalieri di “eccellenza” come nel più piccolo dei nosocomi italiani.

Abbiamo scritto un libro, “Le tre vite di Lisa”, e con il “pretesto” di presentarlo, abbiamo intenzione di raccontare in giro per l’Italia la storia di Lisa, testimoniando di conseguenza sulle relative implicazioni rispetto all’attuale stato della Sanità pubblica e della Giustizia.

Affinché la voce di Lisa non finisca strozzata ed azzittita nei meandri di improbabili labirinti giudiziari. Affinché possiamo esaudire il nostro più grande desiderio all’indomani della tragedia: raccontare a tutti la storia di Lisa e dei meccanismi attraverso i quali le è stato sottratto il diritto alla vita.

Siamo partiti il 12 novembre a Frascati, e proseguiremo il 2 dicembre ospiti del Comune di Torrita Tiberina nei pressi di Roma, alla cui giunta comunale va il nostro grazie per l’ospitalità. Proseguiremo poi con le presentazioni già previste a Roma per il 15 dicembre e, all’inizio dell’anno nuovo, a Cerveteri, Tivoli e Rimini.

Abbiamo in animo di offrire il nostro racconto e la nostra testimonianza a chiunque in ogni parte d’Italia abbia interesse a organizzare incontri per parlare, partendo dalla storia di Lisa, dei mali che affliggono la nostra Sanità e la nostra Giustizia, e per elaborare rimedi plausibili.

Tutto questo lo dobbiamo a Lisa, povera ragazza adottata in Ucraina e passata, nostro malgrado, da un inferno a un altro. Tutto questo lo dobbiamo a tutti coloro che stanno soffrendo a causa di una Sanità malata e di una Giustizia dai tempi siderali.

Elisabetta Federico, morta a 17 anni per errore medico in un trapianto di midollo osseo al Bambin Gesù

Elisabetta Federico (Lisa), figlia di Margherita Eichberg, Sovrintendente della Tuscia meridionale presso il Ministero della Cultura, e Maurizio Federico, responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, morì il 3 novembre 2020 a seguito di una infusione dell’equivalente di 350 millilitri di globuli rossi AB0 incompatibili nel quadro di un trapianto di midollo osseo identificato dai medici come cura per una patologia ematologica non oncologica.

La giudice Francesca Ciranna ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma per il professor Franco Locatelli, indagato per omicidio colposo quale direttore dell’oncoematologia pediatrica della clinica. La ragazza era affetta da una malattia del sangue non oncologica, che era stata definita curabile con un intervento che si è però rilevato fatale. Stando alle dichiarazioni del padre, i medici avrebbero potuto intraprendere strade alternative al trapianto. In seguito all’intervento, il quadro clinico della ragazza ha avuto un significativo peggioramento.

La ragazza ha contratto un’infezione che l’ha portata poi alla morte. I genitori della ragazza hanno dunque puntato da subito il dito contro la struttura ospedaliera. La direzione aveva poi fatto sapere di aver fatto tutto il possibile per salvare la vita della ragazza spiegando che la medicina non è infallibile. La Procura ha stabilito che la morte della ragazza poteva essere evitata se i medici avessero adottato le giuste accortezze. Franco Locatelli e gli altri medici del reparto sono così indagati per omicidio colposo in quanto avrebbero messo in atto un comportamento negligente. 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x